Welfare
SALUTE. Il 10% dei lavoratori soffre di stress
II dato è dell'Ispesl (Istituto superiore di prevenzione e sicurezza sul lavoro) che mercoledì organizza un convegno dedicato all'argomento. Insegnanti, medici, infermieri e poliziotti i piu' a rischio
di Redazione
Lavorare stressa, lo sanno tutti. Ma ora l’Ispesl (Istituto superiore di prevenzione e sicurezza sul lavoro) ha quantificato quanto e soprattutto i costi di questa malattia per le casse statali in occasione del convegno che si svolgerà mercoledì a Roma sui rischi psicosociali nel lavoro. In Europa lo stress colpisce il 10% della popolazione, per un totale di circa 40 milioni di persone (ma il dato e’ sottostimato) e rappresenta la prima causa di malattia riferita dai lavoratori. E non si tratta solo di difficolta’ di tipo organizzativo, visto che il 6% della forza lavoro del vecchio continente e’ stata esposta -nell’arco di 12 mesi- a minacce di violenza fisica, il 4% a violenza da parte di terzi e il 5% a mobbing.
L’incontro di mercoledì sarà l’occasione per presentare i risultati del progetto internazionale Prima-Ef (Psychosocial Risk Management-European Framework), di cui Ispesl e’ partner italiano e che in due anni di lavoro ha messo a punto alcune indicazioni e strumenti pratici per aiutare i responsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro a prevenire, valutare e gestire il rischio stress. Insegnanti, medici, infermieri, poliziotti sono quelli piu’ vulnerabili. In Italia si registrano forti disagi fra gli infermieri di cui nel nostro Paese c’e’ una forte carenza e che spesso sono sottoposti a turni massacranti e a organizzazioni non sempre adeguate
Ma in generale e’ sotto pressione, spiegano gli esperti, tutto il personale della sanita’, medici compresi, cosi’ come quello della scuola. Ma lo stress dei lavoratori oltre a un costo per la salute – hanno aggiunto esperti italiani e stranieri – ha anche un costo rilevante: ogni anno infatti, secondo le stime dell’European Foundation for the Improvement of Leaving and Working Condition, si spendono circa 20 miliardi di euro per costi sociali e sanitari legati proprio allo stress che, minando la salute dei lavoratori, fa aumentare assenze e incidenti. Lo stress ha un ruolo importante perche’ fa ridurre la percezione del pericolo, spiegano alla Ispelsl. Non e’ un caso che alcuni tra i piu’ gravi incidenti nel nostro Paese siano avvenuti il venerdi’, giorno della settimana in cui il fattore stress e’ particolarmente evidente. La crisi economica potrebbe anche far esplodere il fenomeno per la maggiore tensione a cui i lavoratori sono sottoposti, con un maggior rischio di perdita del posto di lavoro.E i costi, a giudicare dalle proiezioni che verranno presentata mercoledì, potrebbere ulteriormente alzarsi
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