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SALUTE. Domani la giornata mondiale della voce

Giovedì 16 aprile, alla Fondazione Irccs Policlinico Mangiagalli di Milano un convegno e un counselling gratuito per il pubblico

di Redazione

Domani giovedì 16 aprile nell’aula Sforza della Fondazione Irccs Policlinico Mangiagalli di Milano sono in programma due eventi in occasione della Giornata mondiale della voce.

Accanto a un convegno scientifico (ore 14) è in programma un Counselling gratuito per il pubblico sui problemi vocali con le Foniatre e le Logopediste del Servizio di Foniatria, Fonochirurgia e Logopediadell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria della Fondazione che prende il via alle ore 17

Le patologie della voce sono in crescente aumento, soprattutto tra i “professionisti della voce”, cioè tra coloro che utilizzano le corde vocali come strumento fondamentale nella loro attività lavorativa. Ma quali sono le categorie professionali a rischio?

«Quando si parla di professionisti della voce – spiega la dottoressa Giovanna Cantarella, responsabile del Servizio di Foniatria, Fonochirurgia e Logopedia della Fondazione Policlinico Mangiagalli – viene spontaneo pensare alla voce artistica, quindi soprattutto ad attori e cantanti. La voce è però uno strumento indispensabile nell’attività lavorativa di numerose altre categorie professionali: in primo luogo gli insegnanti (si stima che il 30 % soffra di disturbi cronici delle corde vocali, che il 50 % lamenti disturbi occasionali della voce e che solo il 20 % non lamenti alcun disturbo), e poi avvocati, presentatori, venditori, rappresentanti, commercianti, operatori di call center, addetti agli sportelli, e così via. Bisogna inoltre ricordare che le patologie della voce colpiscono anche al di fuori delle categorie a rischio, soprattutto quando si instaurano cattive abitudini vocali che conducono ad una condizione di sforzo vocale cronico».
I comportamenti che portano ad affaticamento vocale sono molto comuni: per esempio molti tendono a parlare troppo in fretta, senza prendere fiato; il suono viene emesso contraendo in modo eccessivo la muscolatura delle corde vocali, senza utilizzare adeguatamente il flusso d’aria proveniente dai polmoni per sostenere la fonazione. Un’altra comune cattiva abitudine è costituita dall’uso continuativo della voce ad un volume eccessivo, non necessario per essere uditi e compresi dagli interlocutori.
Inoltre la nostra vita spesso viene vissuta in modo convulso ed è ricca di occasioni di stress: la tensione emotiva può contribuire allo sviluppo di patologie delle corde vocali a causa dello stato di tensione della muscolatura della laringe, del collo e della respirazione che accresce lo sforzo fonatorio. Il fumo di tabacco è un altro fattore di rischio, che può portare anche alla comparsa di patologie tumorali.
Come prevenire, quindi, i disturbi della voce?
«È necessario – sostiene il professor Lorenzo Pignataro, Direttore U.O. di Otorinolaringoiatria della Fondazione – sottoporsi a visita medica specialistica quando l’alterazione della voce perduri per oltre due settimane. Purtroppo è ancora frequente osservare casi di gravi patologie che avevano causato disfonia molti mesi prima che il paziente si rivolgesse allo specialista».
Quando si entra nel circolo vizioso di una fonazione non corretta le patologie della voce possono diventare croniche, a volte con ripercussioni sulla salute generale, soprattutto se l’attività lavorativa richiede l’uso della voce per svariate ore al giorno, in quanto a sera si avverte non solo la fatica fonatoria ma anche una sensazione di spossatezza generale.
Nel caso delle patologie disfunzionali la cura principale consiste nello spezzare li circolo vizioso che ha causato il disturbo, quindi, ad esempio, imparare a non urlare, a potenziare la respirazione diaframmatica, a non restare mai senza fiato alla fine della frase. Inoltre si possono apprendere delle strategie per ridurre il cosiddetto “carico vocale”, cioè il lavoro quotidiano richiesto alle corde vocali. Se si riduce il volume della voce di qualche decibel si può risparmiare energia muscolare laringea e respiratoria e al tempo stesso si riduce il trauma sui delicati tessuti delle corde vocali, che deriva dalle collisioni vibratorie durante la produzione del suono vocale.
In molti casi di disfonia disfunzionale e in alcune forme organiche, come i noduli delle corde vocali,  potrà essere utile un ciclo di sedute di terapia riabilitativa con un logopedista che insegni a utilizzare correttamente la voce sfruttando a pieno il mantice polmonare. Le patologie organiche in alcuni casi possono essere trattate con terapie mediche, in altri con interventi di microchirurgia (fonochirurgia).

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