Politica
SALUTE. Doha, altra occasione sprecata
Si è chiusa oggi in Qatar la conferenza delle Nazioni unite sulla Finanza per lo sviluppo. Il disappunto delle ong europee di Azione per la salute globale: "Da Doha nessuna cura per il mondo"
di Redazione
Grande disappunto. E’ quanto esprimono le ong del network europeo Azione per la salute globale al termine della conferenza delle Nazioni Unite sulla Finanza per lo Sviluppo che si è chiusa oggi a Doha. Secondo le ong, nella conferenza sono state decise solo piccole modifiche tecniche, mentre mancano del tutto nuovi importanti impegni finanziari, indispensabili per realizzare un vero sviluppo.
“All’apertura della conferenza – dice da Doha Frazer Goodwin di European Public Health Alliance, una delle ong di Azione per la salute globale -, Nicolas Sarkozy aveva entusiasticamente ribadito gli impegni sull’aiuto a nome dell’Unione Europea. Dopo la sua partenza, il primo giorno, i negoziati hanno via via eliminato qualsiasi traccia di entusiasmo e dinamismo dal documento finale. Il risultato non è un messaggio forte di supporto ai più vulnerabili del mondo, né un piano di finanziamento globale per rispondere ai bisogni essenziali come l’accesso universale alle cure sanitarie”.
Per Azione per la salute globale, la conferenza ha anche reso marginali gli altri importanti accordi di quest’anno di Accra (sull’efficacia degli aiuti) e New York (evento di alto livello sugli Obiettivi del millennio), anziché utilizzarli come punto di partenza. “La risposta alla crisi finanziaria, alimentare, energetica e climatica non dovrebbe mettere in ombra i grandi sforzi che sono richiesti per raggiungere gli Obiettivi del Millennio”, è il commento delle ong.
“E’ una tragedia che milioni di persone muoiano ogni anno a causa di malattie curabili o di sistemi sanitari che non funzionano – continua Frazer Goodwin -. I donatori si devono impegnare molto di più e mantenere fede agli impegni presi se si vuole cambiare questa situazione”.
“A Doha si è persa l’occasione di fare la differenza in un momento storico molto difficile – conclude Catherine Giboin di Médecins du monde, altra ong di Azione per la salute globale -. I bisogni delle persone devo tornare al centro della finanza per lo sviluppo”.
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