Welfare

SALUTE. Contro il cancro all’utero, scatta la solidarietà “rosa”

Otto donne su dieci vorrebbero saperne di più sulle mallattie da Hpv. Per dare informazioni qualificate, nasce Wacc, una fondazione indipendente che mette in rete 20 organizzazioni internazionali e 5 italiane

di Redazione

Una lobby “rosa” contro il cancro al collo dell’utero, che uccide ogni anno 280 mila donne nel mondo, di cui 15 mila in Europa e circa 1.300 in Italia. Per offrire all’altra metà del cielo informazioni qualificate su questo tumore e su tutte le malattie da Papillomavirus umano (Hpv), nasce il network globale Wacc, Women against cervical cancer: una fondazione indipendente da politica e interessi commerciali, che mette in rete 20 organizzazioni internazionali e 5 italiane. Tra queste l’associazione nazionale della stampa medica Unamsi. Wacc, con sede fisica a Ginevra, è stata battezzata oggi a Nizza in occasione del congresso 2008 dell’Eurogin (Organizzazione europea per la ricerca sulle neoplasie le infezioni genitali). I promotori sono partiti dal dato evidenziato da un sondaggio internazionale, secondo cui l’82% delle donne chiede più informazioni sul cancro al collo dell’utero, sull’Hpv e su come prevenire, diagnosticare e trattare le conseguenze dell’infezione.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.