Economia
SALUTE. Coldiretti, niente allarme sulla carne
In aumento le vendite dirette di carni e salumi negli allevamenti
di Redazione
Al momento si registra una sostanziale stabilità degli acquisti di carne bovina e suina degli italiani che ogni anno in media consumano a testa 25 chili di carne bovina e 31 chili di carne suina e derivati. E’ quanto emerge da una primo monitoraggio della Coldiretti dopo l’allarme scoppiato in tutta Europa per i livelli alti di diossina presenti nella carne irlandese. Sembrano avere avuto successo – sottolinea in una nota la Coldiretti – le rassicurazioni delle autorità competenti sulla assoluta assenza di rischi in Italia anche grazie alle garanzie offerte dal capillare sistema di controllo nazionale che può contare sulla piu’ estesa rete di veterinari.
D’altra parte – continua la Coldiretti – dall’Irlanda arriva solo lo 0.3 per cento della carne suina importata in Italia mentre la percentuale sale al 7 per la carne bovina che tuttavia è facilmente riconoscibile sugli scaffali dei supermercati grazie all’obbligo di indicare la provenienza in etichetta. In controtendenza – continua la Coldiretti – sembra esserci addirittura un aumento le richieste negli allevamenti che vendono direttamente la carne e sono in grado di garantirne personalmente la provenienza e l’alimentazione. Si tratta – conclude la Coldiretti – dell’evidente dimostrazione della necessità di estendere a tutti gli alimenti l’obbligo di indicare l’origine in etichetta per garantire la trasparenza dell’informazione.
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