Salute
Salute al nuovo anno
Con Salute al nuovo anno, l’associazione Prima la comunità chiede: una rivoluzione culturale per un cambio di paradigma: dalla sanità alla salute; di aumentare gli investimenti in salute previsti dalla bozza di PNRR presentata dal Governo: 9 miliardi sono insufficienti; di fare interventi per la medicina territoriale e servizi di prossimità; di istituire le Case della comunità come luoghi di promozione della salute, di prevenzione e presa in cura della persona; di avviare l’utilizzo di nuovi strumenti come i budget di salute di comunità; di abbattere la logica delle prestazioni di mercato e della privatizzazione strisciante della sanità; di promuovere un lavoro comune tra le istituzioni del territorio: Comuni, Aziende sanitarie, scuola, lavoro, cultura, enti del Terzo settore.
Mercoledì 30 dicembre – ore 17:00 Adriano Community Center – Proges (via Ugo Mulas, Milano) attualmente operativo come “Covid Hotel” On line da tutta Italia un incontro pubblico su piazza virtuale per sollecitare un'inversione di rotta in tema di politiche della salute. E per ribadire che nove miliardi di euro previsti dalla bozza di PNRR(Piano Nazionale di Ripresa e resilienza) presentata dal Governo in termini di risorse destinate al comparto sanitario sono scandalosamente insufficienti.
È questo il senso dell'iniziativa "Salute al nuovo anno" promossa dall'associazione Prima la comunità, rete nazionale di oltre cento aderenti tra realtà pubbliche, del Terzo settore e singole personalità, costituita intorno all'idea di salute intesa come bene comune. L'evento potrà essere seguito: – sul canale YouTube di Prima la comunità e sulla pagina Facebook di Comunità Progetto Sud, realtà aderente a Prima la comunità.
L'incontro avrà base all'Adriano Community Center di Milano, attualmente operativo come "Covid Hotel".
«Oggi per una riforma sanitaria veramente efficace c’è bisogno di un cambiamento culturale che, partendo dal basso e ovunque, in Calabria come in Lombardia, faccia diventare protagonista quel terzo settore che non va trattato come sostituto low cost di quello che il pubblico non riesce a fare» – dice don Virginio Colmegna, presidente di Prima la comunità. E continua – «Abbiamo scelto questo luogo come segno di vicinanza alle persone in difficoltà. Da qui vogliamo ripartire per quella rivoluzione culturale che metta la comunità, intesa come il contesto che fonda le relazioni, al centro di ogni intervento finalizzato al benessere della persona. Con questa iniziativa vorremmo rafforzare, come auspicio per il nuovo anno, il messaggio di Prima la comunità, che chiede tra gli altri interventi per la medicina territoriale, a partire dall’istituzione delle "Case della comunità" e dalla sperimentazione di nuovi strumenti come i budget di salute di comunità».
Con Salute al nuovo anno, l’associazione Prima la comunità chiede: una rivoluzione culturale per un cambio di paradigma: dalla sanità alla salute; di aumentare gli investimenti in salute previsti dalla bozza di PNRR presentata dal Governo: 9 miliardi sono insufficienti; di fare interventi per la medicina territoriale e servizi di prossimità; di istituire le Case della comunità come luoghi di promozione della salute, di prevenzione e presa in cura della persona; di avviare l’utilizzo di nuovi strumenti come i budget di salute di comunità; di abbattere la logica delle prestazioni di mercato e della privatizzazione strisciante della sanità; di promuovere un lavoro comune tra le istituzioni del territorio: Comuni, Aziende sanitarie, scuola, lavoro, cultura, enti del Terzo settore.
«Queste realtà vanno ascoltate, – conclude don Virginio Colmegna- devono entrare a pieno titolo nei processi trasformativi. Con "Salute al nuovo anno" vogliamo ribadire con forza questo messaggio. Tra l'altro, siamo a vent’anni dalla Legge 328, la legge quadro per la promozione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. È un anniversario importante, che tuttavia ci fa vedere quanto poco è stato fatto, nonostante quel disegno fosse davvero lungimirante».
A "Salute al nuovo anno" partecipano: don Virginio Colmegna, presidente Prima la comunità; Edoardo Barbarossa, presidente Fondazione Ebbene; Maurizio Bonati, Istituto Mario Negri; Carlo Borgomeo presidente Fondazione con il Sud; Riccardo De Facci, presidente CNCA; Rossana Dettori, segreteria confederale CGIL; Nerina Dirindin, Associazione Salute Diritto Fondamentale; Marco Frey, Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e presidente di Cittadinanzattiva; Ignazio Ganga, segreteria confederale CISL; Maria Grazia Guida, Amici Casa della carità; Gavino Maciocco, Università di Firenze; Pierfrancesco Majorino, europarlamentare; Angelo Moretti, presidente Rete economia civile “Sale della terra”; Valeria Negrini, portavoce Forum Terzo Settore Lombardia; Paola Obbia, Associazione infermieri di famiglia e comunità (AIFeC); don Giacomo Panizza, Comunità Progetto Sud; Domenico Proietti, segreteria confederale UIL; Luigi Regalia, responsabile progetto Adriano Community Center; Roberto Rossini, presidente nazionale ACLI; Franco Rotelli, psichiatra; Benedetto Sareceno, già direttore del Dipartimento di salute mentale e abuso di sostanze OMS; Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano; Elly Schlein, vicepresidente Regione Emilia Romagna; Sandro Spinsanti, bioeticista; Patrizia Toia, europarlamentare; Matteo Truffelli, presidente Azione Cattolica; Livia Turco, già ministro per la Solidarietà sociale; Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e responsabile Anci per il welfare; Sandra Zampa, sottosegretario di Stato al Ministero della salute; Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna.
Contatti: info@primalacomunita.it – 339 3174 793
L’Associazione Prima la comunità promuove l’idea di salute intesa come bene comune. L’Associazione è l’approdo di un percorso iniziato nel 2014 dall’azione comune di Fondazione Santa Clelia Barbieri di Porretta Alto Reno Terme (Bologna) e Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani” di Milano. Le due realtà si sono impegnate in un percorso di riflessione sui concetti e le finalità che sono alla base dell’esperienza delle “Case della salute”. Negli anni l’azione comune si è estesa e ha coinvolto tante altre realtà di tutto il territorio nazionale, sia pubbliche che del privato sociale, le quali hanno dato vita a un vero e proprio movimento culturale con una forte valenza politica sul tema della salute realizzando via via pubblicazioni, appelli, documenti, incontri e seminari, iniziative legislative. Il 4 luglio 2020 il movimento si è formalmente costituito in Associazione. www.primalacomunita.it
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