Mondo
Salinari: “Inviamo una delegazione a Bagdad”
Il presidente di Terre des Hommes lancia una proposta per intervenire sulla crisi delle volontarie rapite
Le ong italiane non lasciano l’ Iraq e rilanciano: ”Noi proponiamo di inviare una delegazione a Baghdad composta da parlamentari, ong, e societa’ civile per manifestare insieme al popolo iracheno”. La proposta e’ arrivata dal presidente dell’ associazione Terre des hommes, Raffaele Salinari, che ha partecipato a Bologna a un dibattito su ‘la cooperazione al tempo di guerra’ organizzato dalla festa del Sole che ride.
”Non possiamo delegare solo al Governo l’ onere della rappresentanza, a loro spetta pero’ quello della trattativa – ha continuato Salinari – noi comunque non ce ne andiamo dall’ Iraq. La nostra prima missione e’ quella di essere a fianco dei nostri operatori, anche fisicamente”.
D’ accordo con Salinari anche il delegato europeo delle associazioni ong italiane, Guido Barbera, che assicura: ”In Iraq sara’ garantita la continuita’ dei progetti in corso, ma il mondo delle ong e’ molto variegato e la presenza dgli operatori italiani, che al momento sono una ventina, dipendera’ dai singoli contesti. La risposta migliore comunque e’ arrivata dalle stesse ong che hanno ribadito la loro decisione di rimanere in Iraq”.
La proposta di inviare una delegazione e’ stata accolta con favore dal deputato verde, Paolo Cento, che giudica positivamente ”ogni iniziativa che possa favorire la liberazione degli ostaggi a patto che – ha spiegato – non interferisca con le azioni istituzionali, che non sia frutto di protagonismo da parte delle ong e che non si trasformi in un alibi per il Governo. La trattativa spetta a loro. Noi siamo comunque pronti a sederci intorno a un tavolo per discutere la proposta”. Piu’ cauta la reazione del presidente dei verdi al Senato, Stefano Boco, che giudica l’ iniziativa molto importante ma: ”in momenti cosi’ delicati dobbiamo respirare profondamente e capire cio’ che e’ giusto. A me va bene partire anche domani mattina per l’ Iraq, ma dobbiamo riflettere attentamente sul da farsi”. Sul rapimento delle due volontarie italiane Boco si dice convinto che si tratti di ”un rapimento politico. La rivendicazione di questa notte deve essere verificata – ha continuato – ma non penso che si concludera’ solo con un riscatto”. Per Boco il dialogo tra maggioranza e opposizione ha rappresentato un passo in avanti e ha sottolineato che nonostante la ”posizione del governo sull’ Iraq sia molto discutibile, questo non e’ il momento delle critiche. La trattativa per liberare gli ostaggi e’ una questione bipartisan”.
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