Non profit
Salinari: care Ong, non siamo troppo star?
Il Presidente di Terre Des Hommes Italia afferma: "il ruolo delle Ong è quello di marciare nelle strade quando è tempo ma altresì di riflettere e produrre cultura politica."
di Redazione
Dalla protesta contro il G8 di Genova alle dichiarazioni contro il razzismo di Israele, durante la conferenza di Durban il protagonismo mediatico delle Ong sembra aver raggiunto il massimo.
Quello che però rischia di scomparire sotto le luci dei riflettori e anche dei lacrimogeni, è proprio il dibattito sui contenuti, siano quelli della lotta alla globalizzazione economico-finanziaria delle multinazionali, siano quelli sul come combattere il razzismo in tutto il mondo e in tutte le sue forme.
Il circo mediatico, con le sue regole e le sue approssimazioni spesso ciniche, rischia quindi di risucchiare in un vortice senza costrutto proprio quei soggetti del cambiamento che più di altri fanno della cultura del fare la loro principale caratteristica. La capacità di ?frullare? dei grandi media internazionali, specie di quelli televisivi, con i loro tempi ed i loro linguaggio è purtroppo nota, ma sembra che pochi riescano a resistere alla tentazione di ?esistere perché si appare?, adattando progressivamente il proprio linguaggio ad una sloganistica che, se va bene per le manifestazioni di massa, rischia di nascondere una pochezza teorica ben più grave.
Il ruolo delle ong è di marciare nelle strade quando è tempo ma altresì di riflettere e produrre cultura politica. Se questi due aspetti non saranno equilibrati rischiamo di essere funzionali solo all?aumento dell?audience televisiva, di strappare qualche riga sui giornali con dichiarazioni sempre più generiche, in breve di fare alla lunga proprio il gioco di chi crede che nel supermercato planetario non è importante quello che si vende o si compra ma quanto costa e chi lo consuma.
Talvolta, quindi, riflettiamo sul non esserci, sul non apparire, sul proseguire la nostra azione di cambiamento con i tempi che ci siamo scelti, che i nostre partner del sud del mondo ci propongono, perché scegliere il tempo per ogni cosa è un?arma potentissima per il cambiamento del mondo.
Raffaele K Salinari, Presidente
Terre Des Hommes Italia
Risponde Riccardo Bonacina:
Carissimi amici delle organizzazioni non governative, il dibattito che lancia Salinari mi sembra valga la pena di essere affrontato. Sul prossimo numero tutte le vostre reazioni (inviatele anche per email: redazione @vita.it).
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