Volontariato

Salesiani per il sociale, una rete lunga trent’anni

“Costruiamo comunità solidali” questo il titolo dell’assemblea nazionale in programma a Roma dal 9 all’11 giugno. Un punto di arrivo e contemporaneamente occasione di rilancio dell’azione programmatica dell’associazione che lo scorso settembre ha dato il via al processo partecipativo dal basso “Organizzare la speranza”

di Redazione

L’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale, che si terrà all’Opera salesiana Pio XI a Roma dal 9 all’11 giugno, rappresenta un punto di arrivo e, allo stesso tempo, di rilancio dell’azione programmatica dell’associazione.
Lo scorso settembre, un’assemblea tra i soci ha dato il via al processo partecipativo dal basso “Organizzare la speranza”, con dieci incontri territoriali che hanno attraversato il Paese da Nord a Sud. In questi incontri la cabina di regia del processo dal basso insieme con l’ufficio nazionale e con il presidente, don Francesco Preite, ha incontrato i soci, salesiani e laici, riflettendo sulle cinque aree di intervento di Salesiani per il sociale (Servizio Civile Universale; Tutela dei minori; Inserimento sociale e lavorativo dei giovani; Migranti; Formazione della rete associativa).
Le proposte raccolte fanno ora parte del Documento programmatico che sarà discusso durante l’assemblea, e costituirà la base culturale condivisa per gli indirizzi di azione per i prossimi anni.


«L’assemblea di Salesiani per il sociale rappresenta un confronto fondamentale per coloro che sono impegnati nella missione salesiana sociale in Italia. Tre giorni nei quali, salesiani e laici si confrontano sulle questioni educative, sociali e culturali del nostro tempo cercando di indicare prospettive e buone prassi, risposte concrete a bisogni e povertà sempre più crescenti. Organizzare la speranza è stato un processo partecipativo dal basso che ci restituisce prospettive ed indicazioni per costruire comunità solidali con e per i giovani», spiega don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

L’assemblea nazionale offrirà anche momenti di riflessione e dibattito sui temi che rappresentano l’ossatura delle attività dell’associazione. Giovani, lavoro, nuove povertà, rete associativa.

Venerdì 9 giugno, dopo i saluti istituzionali da parte della viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, di don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane e di don Stefano Aspettati, Ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio giovanile, ci sarà il primo panel sul tema del lavoro e i giovani, introdotto da una breve lectio divina tenuta da don Rafael Bejarano, referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana sul brano evangelico di Luca che racconta la resurrezione del figlio della vedova di Nain.
Questo brano è il cuore della lettera che il Rettore Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, ha scritto per aprire il congresso internazionali delle Opere Sociali, svolto a Torino lo scorso ottobre.

“Povertà educativa e giovani neet. Quali risposte del Terzo Settore alle misure del governo?”: su questo tema si confronteranno Antonio Russo, portavoce Alleanza contro le povertà; Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana; Orazio Giancola, Università La Sapienza; Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Terzo Settore. A coordinare il panel sarà Marta Rossi, responsabile Area Comunicazione di Salesiani per il Sociale.

Nel pomeriggio del 9 giugno, spazio al documento programmatico e al processo dal basso: a raccontarlo saranno i coordinatori dei comitati territoriali: Domenico Luvarà, coordinatore Comitato Sicilia; Davide Perego, referente del Presidio Lombardo-Emiliana; Emanuele De Maria, coordinatore Comitato Italia Centrale; Gianpaolo Roma, coordinatore Comitato Italia Meridionale; Massimo Zagato, referente del Presidio Italia Nord est; Stefano Mondin, coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta. A moderare il dialogo sarà Andrea Farina, coordinatore dell’Osservatorio salesiano per i diritti dei minori.

Sabato 10 giugno, il primo panel affronterà un altro asse della mission di Salesiani per il sociale: “L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nelle CEP. Come coniugare pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?”. A discuterne saranno i rappresentanti della rete associativa di Salesiani per il Sociale oltre ad alcuni salesiani impegnati nella Pastorale Giovanile: Ciro Bisogno, presidente Pgs; Cristiano Tanas, presidente Cgs; Fabio Attard, coordinatore Don Bosco Formation; Lorenzo Napoli, presidente Tgs; Rafael Bejarano, referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore Pg – sede centrale. A coordinare il panel sarà Renato Cursi, direttore generale di Salesiani per il Sociale.

Il pomeriggio del 10 sarà dedicato ai territori, con un confronto guidato dalla cabina di regia, composta da Andrea Farina, coordinatore dell’Osservatorio salesiano dei diritti dei minori; Isabella Cordisco, docente dell’Università Salesiana; Vitandrea Marzano, sociologo; Riccardo Mariani della società Metodi; Micol Trillo dell’Osservatorio salesiano dei diritti dei minori.

Poi, spazio ai giovani con “Salesiani per il Sociale next generation”: sul documento programmatico, sulle linee di azione per il futuro dell’associazione, vogliamo ascoltare la voce dei protagonisti. Dibattito, domande e riflessioni dei ragazzi moderate da Valentina Bellis, vice presidente di Salesiani per il Sociale.

L’assemblea terminerà domenica mattina, dopo la relazione di missione del presidente, don Francesco Preite, l’elezione del nuovo organo di controllo e la votazione del bilancio.

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Tutte le immagini da Ufficio stampa

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