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Saldi, il decalogo di Intesa Consumatori

Le ultime norme di riferimento e le sempre valide regole d'oro per prevenire i trabocchetti

di Redazione

Iniziano i saldi. L?Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) presenta il decalogo aggiornato con le ultime norme di riferimento e le vecchie, ma sempre valide, regole d?oro per fare buoni affari, districarsi nella selva dei saldi e prevenire i sempre possibili trabocchetti:

1 – Conservate sempre lo scontrino.
Non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l?articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c?è più bisogno, come stabilito dall?art. 1495 del cod. civ., di denunziare ?i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta?.
Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ?al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto?.

2 – Le vendite devono essere realmente di fine stagione.
La merce posta in vendita sotto la voce ?Saldo? deve essere l?avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Infatti, l?art. 15 del D.lgs n. 114/1998 stabilisce che ?le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo?. Gli articoli vecchi non stanno ?rischiando? un forte deprezzamento, perché sono ormai andati fuori moda e dunque sono già deprezzati. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova.

3 – Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell?acquisto.

4 – Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verrà presentato in negozio. La merce ?vecchia? offerta in saldo deve essere separata dalla nuova.

5 – Pubblicità.
Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato; il prezzo deve essere inoltre esposto ?in modo chiaro e ben leggibile? (Dlg n. 114/98).
I messaggi pubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per il consumatore.

6 – Prova dei capi.
Non c?è l?obbligo. E? rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. Controllare attentamente l?etichetta e la taglia.

7 – Consigli per gli acquisti.
Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Meglio se avete tenuto d?occhio un capo e/o una merce annotando il vecchio prezzo.

8 – Negozi.
Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce ?vecchia? offerta in saldo deve comunque essere separata dalla ?nuova?.

9 – Pagamenti.
Nei negozi che espongono in vetrina l?adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi.

10 – Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi ad una delle associazioni dell?IntesaConsumatori, all?Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani (Annonaria).

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