Cultura

Saldi? Anacronistici e inefficaci per Adiconsum

L'associazione ricorda in un decalogo alcuni suggerimenti per i consumatori

di Redazione

Tempo di saldi. In alcune parti d’Italia, in attesa delle grandi città, la stazione dei saldi è già partita, una stagione definita «Anacronistica e inefficace», da Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum. Una norma violata sempre di più dagli stessi commercianti, che ormai operano – giustamente secondo Adiconsum – secondo leggi di mercato e non secondo leggi pensate e scritte nel dopoguerra.
«Che senso ha», continua Giordano, «continuare con saldi che ormai sono sovrastati e annullati dai pre-saldi che i consumatori ricevono da più di un mese sui loro telefonini tramite sms o tramite e-mail, con sconti fino al 60%? Che senso hanno i saldi quando le nostre città sono ormai piene di negozi che fanno promozioni e liquidazioni e con una presenza massiccia di outlet con grandi griffe con sconti anche del 30-40%? Il commercio elettronico riesce a far risparmiare significativamente i consumatori, non solo quando acquistano servizi quali viaggi e vacanze, ma anche quando acquistano abbigliamento, arredamento per la casa, ecc».
Secondo l’organizzazione, pensare che – soprattutto in un periodo di crisi  come quello attuale- i saldi coprano il flop delle vendite registratosi in dicembre è illusorio oltre che anacronistico.
«È tempo», continua Giordano, «di cancellare la legge sui saldi e dare piena realizzazione ad una completa liberalizzazione del commercio, solo così i consumatori potranno godere di un abbattimento dei prezzi, con un sempre migliore rapporto qualità-prezzo dei prodotti acquistati».

Da parte sua Adiconsum ricorda e propone un Decalogo per gli acquisti con saldi:
1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;
6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);
9. È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi Adiconsum.

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