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Sabato i funerali delle vittime

I funerali di Giulia Minola invece averranno venerdì in Italia

di Lorenzo Alvaro

Una ragazza di 25 anni è morta questa mattina a Duisburg in seguito alle ferite subite nella calca al Love Parade di sabato scorso. Ne hanno dato notizia le autorità locali, precisando che il numero delle vittime della tragedia è salito così a 21: tra loro anche una ragazza italiana. Oltre 500 persone erano rimaste ferite nella calca scatenatasi in un tunnel che conduceva al palco della manifestazione techno.
Si celebrerà sabato prossimo a Duisburg un funerale simbolico per rendere omaggio alle vittime della Love Parade, il festival della musica techno dove hanno perso la vita 20 persone tra cui la 21enne italiana Giulia Minola.
La cancelliera tedesca Angela Merkel interromperà le sue vacanze estive per partecipare alla cerimonia. Secondo indiscrezioni, alla cerimonia sarà presente anche il presidente della Repubblica federale tedesca Christian Wulff, ma non c’è conferma ufficiale della notizia.
Mentre si indaga sulle causa della tragedia, che ha provocato anche 511 feriti tra cui alcuni gravi, cresce la rabbia tra le persone colpite, sempre più convinte che siano stati errori organizzativi a provocare la strage.
Nello scambio di accuse tra polizia, organizzatori e politici è intervenuto anche il sindaco di Duisburg Adolf Sauerland, che ha dichiarato al quotidiano Rheinische Post di non essere mai stato avvertito di rischi per la sicurezza legati all’evento, svoltosi quest’anno per la prima volta nella città della Germania occidentale.
Il sindaco è però sempre più sotto pressione: un altro quotidiano tedesco, la prestigiosa Sueddeutsche Zeitung, insiste che la polizia di Duisburg aveva espresso i suoi dubbi in materia di sicurezza agli organizzatori e al comune, che però li hanno ignorati. «La polizia di Duisburg», ha detto un funzionario comunale al giornale, «ha chiaramento comunicato i suoi dubbi in numerosi gruppi di lavoro e di discussione». Secondo la Sueddeutsche, anzi, il presidente della polizia locale, Rolf Cebin, ora dimessosi, si era apertamente opposto all’organizzazione della Love Parade proprio per dubbi legati alla sicurezza. Un terzo giornale, il Koelner Stadt-Anzeiger, aggiunge che le autorità hanno dato il via libera alla manifestazione solo all’ultimo momento, mentre polizia e vigili del fuoco avevano espresso perplessità molto prima che la Love Parade avesse luogo. Parole confermate dallo stesso ex capo dei vigili del fuoco di Duisburg, Klaus Schaefer, il quale, in un’intervista all’emittente televisiva n-tv ha affermato di aver «urgentemente sconsigliato» di realizzare l’evento.
Anche la polizia tedesca respinge le accuse che arrivano dagli organizzatori della Love Parade, secondo cui all’origine della tragedia ci sarebbe la decisione della polizia di aprire alla folla un numero di cancelli d’ingresso superiore a quanto inizialmente pianificato. A puntare il dito contro le forze dell’ordine era stato ieri l’organizzatore Rainer Schaller, che aveva accusato le forze di sicurezza di aver aperto un numero eccessivo di varchi, consentendo a migliaia di ragazzi di ammassarsi nel tunnel. «Non siamo in una posizione tale da poter determinare cosa ha scatenato quella successione di eventi», ha dichiarato un portavoce della polizia di Colonia, che ha il comando delle indagini sulla tragedia. «Sarebbe bene che il signor Schaller non si perdesse in speculazioni», ha aggiunto.
Il sindacato di polizia, intanto, ha chiesto che venga varato un nuovo regolamento nazionale in base al quale diventi necessaria l’approvazione del governo centrale per i piani di sicurezza di eventi simili. «Vogliamo che i piani di sicurezza per gli eventi di massa non passino semplicemente nelle mani di amministratori cittadini», ha dichiarato il capo del sindacato di polizia Rainer Wendt alla stampa locale.   


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