Cultura

Rwanda: prete cattolico belga compare davanti alla giustizia

il Padre Bianco Guy Theunis è il primo prete europeo arrestato con l'accusa di complicità nel genocidio del 1994

di Joshua Massarenti

Arrestato la settimana scorsa dalle autorità rwandesi per complicità nel genocidio del 1994, il prete cattolico belga Guy Theunis è comparso ieri davanti a un tribunale popolare della Gacaca. Al termine dell’udienza, i nove giudici del tribunale della cellula di Ubumwe hanno deciso di rinviare il dossier di padre Theunis alla giustizia regolare, incaricata di processare i pianificatori del genocidio. Traferito alla prigione centrale di Kigali – la capitale del Rwanda – il prete belga è “accusato di aver incitato i rwandesi al genocidio attraverso i suoi scritti e le sue parole”. Missionario in Rwanda tra il 1970 e il 1994, Guy Theunis, 60 anni, è stato Direttore responsabile di “Dialogue” (Dialogo), la rivista più diffusa e autorevole del Rwanda in quegli anni. E’ altresì membro della Società dei missionari d’Africa, una congregazione cattolica meglio nota sotto il nome dei Padri Bianchi. “Siete accusato di aver incitato le persone a compiere il genocidio. Che cosa rispondete?” gli avrebbe chiesto il presidente del tribunale Gacaca Raymond Kalisa. Vestito in tenuta rosa fiammante, la tipica divisa dei prigionieri rwandesi incriminati per genocidio, il Padre Bianco ha risposto “di non capire nulla” alle accuse che gli vengono attribuite, dicendosi “sorpreso” del suo arresto avvenuto il 6 settembre scorso, allorquando dalla Repubblica democratica del Congo stava transitando in Rwanda. I dibattiti, svoltisi essenzialmente in kinyarwanda (la lingua ufficiale del Rwanda), si sono concentrati sugli scritti attribuiti a Padre Theunis. Al cuore del problema è capire se questi testi costituiscono o meno “un’incitazione al genocidio”. Oltre 300 persone erano presenti nell’aula del tribunale. Tra loro, responsabili delle autorità rwandesi, membri del corpo diplomatico e rappresentanti delle organizzazioni di difesa dei diritti umani. Alison Des Forges, responsabile del Dipartimento Africa di Human Rights Watch e considerata tra le più note esperte del genocidio del RWanda, è intervenuta durante i dibattiti contestando al tribunale Gacaca di poter processare Theunis su una parte dei suoi scritti in quanto questi non risalivano al periodo per cui i tribunali della Gacaca hanno competenza, e cioè tra ottobre 1990 e dicembre 1994. Altre contestazioni sono poi giunti fuori dal Rwanda. Da Bruxelles innanzitutto, dove il Ministro degli esteri De Gutch ha protestato contro l’arresto di Theunis. Oggi si è poi espressa la Società dei missionari d’Africa in un comunicato stampa diffuso dall’agenzia Misna. In esso, il superiore generale dei Missionari d’Africa, padre Gerard Chabanon, ha dichiarato di aver sentito Theunis, il quale appare “coraggioso e tranquillo. Siamo noi a porci molte domande. Ci chiediamo infatti da che tipo di Tribunale verra’ giudicato. Per ora ci hanno solo fatto sapere che ‘per il momento’ restera’ nella prigione centrale di Kigali”.


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