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Rwanda: l’affronto dei ribelli rwandesi

Eletto nella squadra dirigente delle Fdlr un rwandese hutu accusato di aver partecipato al genocidio del 1994 e al centro di un contenzioso tra la Francia e il regime rwandese

di Joshua Massarenti

Callizte Mbarushimana, rwandese rifugiatosi in Francia due anni e accusato dalle Nazioni Unite di aver partecipato al genocidio che nel 1994 uccise oltre 800mila persone (principalmente rwandesi tutsi), è stato eletto in seno alla nuova dirigenza delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr) con la carica di vice Segretario esecutivo. La notizia è trapelata solo ieri sul sito ufficiale delle Fdlr, il gruppo ribelle rwandese che dal 1997 tenta di penetrare con la forza in Rwanda a partire dalla Repubblica democratica del Congo. Le elezioni di questa organizzazione politico-militare composta da hutu opposti al regime di Kigali del Presidente Paul Kagame si sono in realtà svolte il 25 giugno scorso a Bonn (Germania) . Le Fdlr, con base in Rdc, sono accusate da Kigali di aver partecipato al genocidio e di voler mirare al rovesciamento del potere rwandese con la forza.   Callixte Mbarushimana è stato accusato dall’Onu di aver ucciso e fatto uccidere numerosi tutsi durante il genocidio allorquando lavorava al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). Tuttavia, il Treibunale penale internazionale per il Rwanda (Tpir) ha rinunicato a incolparlo per mancanza di prove. All’origine della decisione, pare vi sia la convinzione da parte del Tpir che Mbarushimana fosse solo “un piccolo pesce”, mentre il tribunale è stato istituito per arrestare i principali organizzatori e istigatori del genocidio perpetrato dagli estremisti hutu contro laminoranza tutsi.   Ciò nonostante, la facenda si è ulteriormente complicata con il consenso delle autorità francesi di rilasciare lo status di rifugiato a Mbarushimana nel 2003. Dopo aver ufficilamente deposto un atto d’accusa contro la Francia per presunta complicità con il regime genocidario, Kigali ha già chiesto alle autorità francesi l’estradizione di Mbarushimana verso il Rwanda.


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