Cultura

Rwanda: Inizio delle Commemorazioni ufficiali sul genocidio del 1994

Per il presidente della Repubblica rwandese Paul Kagame, la Comunità internazionale colpevole nel’94 di “una sconfitta deliberata”

di Joshua Massarenti

KIGALI (RWANDA) – Ieri pomeriggio, a Kigali, sono iniziate le commemorazioni ufficiali che fino al prossimo 13 aprile ricorderanno i tre mesi di violenza che tra l?aprile e il luglio del 1994 scoinvolsero il Rwanda, piccolo paese dell?Africa centrale. Secondo gli ultimi dati divulgati dal governo rwandese furono uccise 873.000 persone nel genocidio che vide un regime estremista hutu sterminare la minoranza tutsi e massacrare gli Hutu opposti al progetto di sterminio. La prima iniziativa si è svolta nella Hall Conference dell?Intercontinental Hotel (sud di Kigali) con l?apertura di una Conferenza Internazionale sul genocidio.
Protagonista assoluto della ceremonia di apertura, il presidente della Repubblica rwandese Paul Kagame. In un discorso sobrio e privo di orpelli diplomatici, Kagame ha ricordato le pesanti responsabilità della Comunità internazionale, colpevole ai suoi occhi di una ?sconfitta che giudicherei deliberata, sconfitta che ha fatto comodo a tutti?. Presente in Rwanda nel 1994 attraverso un?operazione di peacekeeping (MINUAR), l?ONU fece poco o nulla per fermare la macchina del genocidio. Nonostante gli appelli lanciati nel gennaio del ?94 dal capo militare della MINUAR ? il generale canadese Romeo Dallaire – per l?invio di una forza supplementare di caschi blu, il Consiglio di sicurezza chiuse gli occhi riducendo addirittura il numero di soldati onusiani all?indomani del massacro di 10 caschi blu belgi il 7 aprile 1994, ovvero il giorno in cui il genocidio iniziò.
Con la stessa fermezza è intervenuto il presidente dell?assocciazioni dei sopravissuti del genocidio ?Ibuka? (?Ricordati? in kinyarwanda), François Ngarambe, secondo il quale ?è stata massacrata e abbandonata una popolazione che non contava nulla negli interessi delle grandi potenze?. Ora, ha asserito un altro rappresentante di Ibuka, ?siamo chiamati a commemorare in uno spirito di prevenzione di un altro genocidio o di qualsiasi altro crimine contro l?umanità?. Non a caso la Conferenza che si terrà fino a domani ha per titolo ?Prevenire e mettere al bando il Genocidio con uno spirito di solidarietà internazionale attiva?.
Per non dimenticare, alcuni partecipanti della conferenza hanno visitato ieri mattina le chiese di Nyamata e Ntarama, 80 km a sud della capitale, dove nel ?94 oltre 15.000 persone furono uccise. Sempre domenica, a Kigali, centinaia di cadaveri presenti da dieci anni in fosse comuni sono stati riesumati per essere trasportati presso il Memoriale di Gisozi, un sito della memoria che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo 7 aprile.
Al giorno clou delle commemorazioni, parteciperanno 7 capi di stato africani (tra cui ilpresidente sudafricano Thabo Mbeki) e una folta delegazione proveniente dal Belgio (ex colonia del Rwanda) guidata dal premier Guy Verhofstadt. Grandi assenti in questo decennale il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, George Bush per gli USA, Chirac per la Francia e Blair per la Grand Bretagna. La delegazione italiana sarà rappresentata dal sottosegretario degli affari esteri il Sen. Alfredo Mantica e dalla Vicepresidente della Provincia di Roma l?On. Rosa Rinaldi.

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