Welfare
Rwanda: ex sindaco condannato a 35 anni di reclusione
Laurent Semanza condannato per crimini di genocidio durante l'eccidio rwandese del 1994
Un sindaco del tempo del genocidio in Rwanda, condannato a 25 anni in prima istanza dal Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda (Tpir, organismo Onu con sede ad Arusha, nord della Tanzania), se ne è visti infliggere 35 in appello. Lo rende noto un comunicato diffuso dallo stesso tribunale. Laurent Semanza, 61 anni, all’epoca del genocidio -maggio-luglio ’94, quando in circa 100 giorni furono sterminate 800.000 persone, quasi tutte tutsi, ma anche hutu moderato- era sindaco di Bicumbi, cittadina del Rwanda centrale.
In prima istanza Semanza era stato condannato per ”complicita’ in genocidio”, e crimini contro l’umanita’ (torture, stupri, assassini, stermini, e via dicendo); in appello la Corte ha deciso che -oltre al resto- non di ”complicita’ in genodidio” si trattasse, ma di ”genocidio”. Di qui la pena piu’ severa. L’Ictr e’ stato istituito alla fine del ’94, ed ha il compito di giudicare i casi piu’ gravi tra quanti sono stati protagonisti del tremendo genocidio avvenuto 11 anni fa.
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