Mondo
Ruud Lubbers: no all’iraquizzazione dell’umanitario
Per il numero uno dell'Acnur, non tutte le emergenze sono come l'Iraq. «Evitiamo di nasconderci».
«Mi rifiuto di far spazio all’iraquizzazione del lavoro umanitario. Il mondo non è l’Iraq e l’Acnur non accetterà di rinchiudersi in compound forticati nelle varie emergenze in cui è impegnato».
Queste le parole con cui Ruud Lubbers, Alto Commissario Onu per i Rifugiati, ha invitato le organizzazioni umanitarie a non nascondersi in bunker e compound fortificati quando sono impegnate in zone ad alto rischio.
«La chiave del successo umanitario è mantenere i rapporti e la fiducia con i locali», ha continuato l’Alto Commissario che in questi giorni si trova negli Stati Uniti, «il punto è evitare di farsi paralizzare dal terrorismo».
Nonostante queste parole, Lubbers ha riconosciuto l’impossibilità di lavorare in Iraq con le attuali condizioni di sicurezza.
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