Mondo

Russia: non è più necessario alcun attacco a Iraq

Dopo l'accettazione "senza condizioni" degli ispettori da parte di Saddam. Oggi riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza Onu sul tema caldo Iraq

di Paolo Manzo

Si riunirà nelle prossime ore il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere l’offerta di Baghdad di riammettere ”senza condizioni” gli ispettori. Ma gli Stati Uniti hanno già annunciato di voler ”andare avanti”, come ha affermato un funzionario del dipartimento di Stato, ”con la preparazione della nostra risoluzione”. Una risoluzione che secondo le parole pronunciare ieri dal segretario di Stato, Colin Powell, avrebbe dovuto essere ”forte” e con ”nuove condizioni” imposte a Baghdad. La letera consegnata dal ministro degli esteri iracheno, Naji Sabri a Kofi Annan, viene considerata dalla Casa Bianca ”una mossa tattica” dell’Iraq che ”spera così di evitare una azione forte del Consiglio di sicurezza”. E proprio in quanto tattica, aveva detto il portavoce dell’amministrazione Bush, Scott McClellan, ”è destinata a fallire”. Per la Russia invece non è più necessaria alcuna nuova risoluzione sull’Iraq. Lo ha affermato il ministro degli esteri, Igor Ivanov, citato dall’Agenzia di stampa Itar-Tass. ”Siamo riusciti -ha dichiarato il capo della diplomazia di Mosca in seguito alla diffusione della notizia dell’apertura di Baghdad al ritorno degli ispettori delle nazioni Unite in Iraq- a smorzare il pericolo di un intervento militare e a riportare la questione su un canale politico”. La Russia, insieme a Cina, Francia, Gran bretagna e Stati Uniti, è uno dei cinque membri permanenti, con diritto di veto, del Consiglio di sicurezza dell’Onu. La posizione di Mosca è quindi cruciale per arrivare o meno a nuove risoluzioni sull’Iraq, così come richiesto con insistenza, anche dopo la nuova mossa di Baghdad, dagli Stati Uniti.


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