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Russia: altre azioni di guerra solo se autorizzate dall’Onu

La Russia, dopo l'attuale campagna militare in Afghanistan, considererà legittimi attacchi ad altri paesi solo in presenza di un'autorizzazione del ''Consiglio di sicurezza dell'Onu''

di Redazione

La Russia, dopo l’attuale campagna militare in Afghanistan, considererà legittimi attacchi ad altri paesi sospettati di ”complicità con il terrorismo internazionale” solo in presenza di ”prove inconfutabili” e di un’autorizzazione del ”Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Lo ha detto oggi il ministro della difesa russo Serghiei Ivanov. Parlando a margine di un incontro con il suo collega afghano Mohammad Qaseem Fahim, in visita da ieri a Mosca, Ivanov ha sottolineato come la Russia abbia sostenuto ”fin dall’inizio” la campagna militare della coalizione internazionale antiterrorismo in Afghanistan poiche’ vi erano prove certe sull’attività in questo paese della rete di Al Qaida. Quanto ai rapporti con il nuovo governo interinale post- taleban di Kabul, il ministro russo ha assicurato Fahim sul sostegno da parte di Mosca, anche in termini di cooperazione militare. Una cooperazione, ha tuttavia assicurato Ivanov, che in ogni caso ”non sarà diretta contro paesi terzi”. L’esponente russo ha pure ribadito l’impegno del Cremlino per contribuire alla ricostruzione dell’Afghanistan. Fahim – delfino del defunto comandante Ahmad Shah Massud, leader della fazione etnica tagika e principale alleato di Mosca in seno al nuovo vertice afghano – resterà in Russia fino a domenica prossima.

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