Alla fine Valentina Quaranta e le sue ragazze ce l’hanno fatta. Il 26 settembre, a Nairobi in Kenya, ai nastri di partenza dei campionati africani di hockey prato, ci saranno anche loro. Un percorso, quello verso la rassegna continentale nato soprattutto dalla volontà di una ragazza italiana di 28 anni.
Nove volte campionessa d’Italia con la Lorenzoni Bra e perno della Nazionale azzurra, Valentina nel 2011 dopo la laurea in psicologia decide di ritirarsi e di partecipare al bando per il Servizio Civile Internazionale. E con la Co.Pe (Cooperazione Paesi Emergenti), Ong con sede a Catania, lavora nel sud della Tanzania a progetti di educazione ed emancipazione delle donne. E mentre si trova a Dar es Salaam, capitale del paese “scopre” grazie a un amico che anche lì, in quell’angolo a sud dell’Equatore si gioca a hockey. Conosce il coach e i ragazzi della squadra maschile della città, si allena con loro, poi torna in Italia. Ma il legame con la Tanzania non si spezza. Rimane contatto con la squadra, i ragazzi le raccontano via Internet le difficoltà e le gioie. E a gennaio 2013 Valentina torna. Sempre con la stessa Ong e con un carico di materiale tecnico usato, raccolto dalle sue compagne della Hc Lorenzoni.
E’ l’inizio del progetto Run to Kenya, sostenuto dalla Co.Pe e della Federazione tanzaniana: Obiettivo raccogliere i fondi necessari per mandare a Nairobi, ai campionati africani, le selezioni nazionali maschili e femminile, quest’ultima sciolta per problemi finanziari nel 2005. E per allenare le ragazze i dirigenti tanzaniani scelgono proprio Valentina. L’azzurra, con l’aiuto della Federazione richiama i membri della squadra del 2005. Tutte hanno smesso, qualcuna ha messo su famiglia, ma tutte decidono di ritornare. Con allenamenti all’alba, difficoltà logistiche e l’obiettivo del torneo di Nairobi. Una meta sportiva raggiunta proprio in questi giorni.
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