Borghi futuri
Rulli Frulli, la stazione dove fermarsi è bello
A Finale Emilia, nel centro del paese, l'ex capolinea delle corriere è stato trasformato in un luogo di accoglienza e inclusione. Con la banda musicale per ragazzi speciali (da cui tutto è partito), la falegnameria e il ristorante. Ce ne parla Agnese Donati, responsabile delle attività
Fra la via Emilia e il West c’è un nuovo punto di contatto. È quello della Stazione Rulli Frulli, da poco rientrata da New York dove una delegazione dell’associazione ha partecipato alla sedicesima Conferenza annuale sulla convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità. Sul numero di luglio dedicato ai Borghi Futuri VITA ne ha dato un’anticipazione. Tutto comincia dal centro di Finale Emilia, dove l’ex stazione delle corriere è ancora oggi il capolinea degli autobus che collega la cittadina con i capoluoghi di Modena, Ferrara e Bologna. Un luogo di passaggio ma, da qualche anno, anche punto di riferimento per l’intera comunità e che ne fa, appunto, un “borgo futuro” che è stato capace di reinventarsi non grazie a progetti calati dall’alto ma dall’iniziativa delle persone che vi abitano.
Note speciali
Nello stabile, ristrutturato tra il 2021 e il 2022, l’ex stazione è oggi la sede dell’associazione Rulli Frulli Lab, un vero e proprio hub con svariate iniziative sociali, nata però già parecchi anni prima: «La prima iniziativa in ordine di tempo è stata la banda musicale Rulli Frulli, creata nel 2010 da Federico Alberghini, insegnante di percussioni presso la scuola di musica Guglielmo Andreoli, nonché attuale direttore della Stazione, come progetto sperimentale di musica inclusiva», spiega Agnese Donati, responsabile della progettazione e supervisione delle attività all’interno della stazione.
Attraversando il dramma del terremoto la banda ha continuato a crescere con decine di esibizioni e concerti in tutta Italia, suonando praticamente per e con tutti… dal Papa a Elio e le storie tese: «Il suo metodo educativo che punta sul gruppo, non solo sull’insegnamento della musica al singolo, è stato anche certificato a livello scientifico dall’Università Cattolica».
Insieme si può
L’esperimento nato in seno alla scuola musicale si stava sviluppando, poi, il terremoto del 2012 ha colpito duramente, senza però spegnere la musica, anzi: «Se la pandemia ci ha isolati, costringendoci nelle nostre case, il terremoto che aveva colpito le nostre zone, pur tra le difficoltà e le macerie, ci ha avvicinati, facendoci uscire e richiamandoci all’unità tra noi.
Avevamo capito che si poteva andare avanti solamente insieme, non solo con i ragazzi ma con le famiglie: continuare con la banda è stata una delle leve per creare momenti di socializzazione, spensieratezza e benessere tra i ragazzi e in pochi mesi i ragazzi sono andati a suonare in tutte le zone colpite dal sisma, nelle tendopoli», aggiunge Donati.
Ci vuole il legno
Con lo stesso spirito di apertura da cui è nata la banda, nel 2019 è stata la volta di Astronave Lab, laboratorio di falegnameria sociale a cui si è recentemente aggiunta anche la realizzazione di prodotti in ceramica. Lo spazio è pensato per consentire a ragazzi con varie fragilità di continuare il loro percorso, formativo e di vita, anche al termine del ciclo scolastico: «È un laboratorio artigianale che collabora con tutte le scuole del territorio.
Da gennaio a maggio, tutti i giorni i ragazzi frequentano le nostre attività, che sono aperte anche nel weekend: è un’esperienza di vera inclusione, un luogo dove si incontra una normalità diversa», spiega Donati. Le attività della falegnameria sono in relazione anche con aziende e negozi del territorio per la produzione di manufatti personalizzati.
Open bar
Uno degli ultimi progetti diventati realtà, dopo importanti lavori di ristrutturazione della Stazione, nel 2022, è Rulli Food che oggi dispone di un bar, di un ristorante e un’iniziativa di produzione alimentare per soggetti fragili: «Rulli Food è nato come un’iniziativa di produzione alimentare per creare un impatto positivo nella comunità attraverso l’inclusione sociale, la formazione, lavorativa, la produzione sostenibile e locale. Con la riqualificazione degli spazi sono stati realizzati La Stazione Bar e Cucina, con 45 coperti utilizzati per pranzi aperitivi e cene». Ed è proprio l’ultimo nato, Rulli Food, ad essere stato invitato, su iniziativa del Ministro delle disabilità, Alessandra Locatelli, all’Onu, assieme ad altre realtà sociali italiane, come esempio di inclusione lavorativa nell’ambito della ristorazione nel nostro Paese: «È stata per noi una grande occasione di riconoscimento per il nostro lavoro sia con Rulli Food che con il ristorante La Stazione Bar & Cucina. Abbiamo parlato al mondo del nostro metodo di lavoro e di come la valorizzazione delle unicità di ciascuno di noi sia in grado di generare talenti e competenze».
Il numero di VITA magazine di luglio e agosto dal titolo “Borghi futuri” racconta tanti piccoli comuni che in Italia hanno trovato la chiave, ogni volta differente, per mobilitarsi e rigenerarsi “da dentro”. Se hai sottoscritto un abbonamento scopri tutti i contenuti, (e grazie per il supporto che ci dai). Se invece vuoi abbonarti, puoi farlo da qui.
Foto dall’ufficio stampa Rulli Frulli Lab
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