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Ruanda: un no all’indifferenza

Che l'Unione Europea faccia qualcosa per aiutare i bambini ruandesi

di Redazione

<b>Camera: lo scorso 22 giugno in Ruanda un autobus di linea pieno di bambini è stato assalito e tutti i passeggeri sono stati assassinati. E questo non è che l?ultimo di una lunga serie di eccidi perpetrati nel Paese africano dalle milizie hutu e tutsi in lotta tra loro. In quattro anni di conflitti non si contano più i morti e gli scomparsi, e si sa che 300 mila bambini sono orfani. In un?interpellanza (2-01234) al ministro degli Esteri, Elisa Pozza Tasca del gruppo Misto chiede che l?Italia solleciti l?Unione europea a elaborare programmi di aiuto per i bambini ruandesi.</b>

Dopo il genocidio del ?94 la comunità internazionale sembra aver dimenticato il Ruanda. Eppure la strage continua e coinvolge un numero sempre più alto di civili, trucidati o dati per dispersi. L?assalto, lo scorso 22 giugno, a un autobus di linea su cui viaggiavano per lo più bambini, tutti barbaramente uccisi, non è che l?ultimo segnale di una guerra che non conosce tregua. Un conflitto che ha lasciato nel Paese 300 mila orfani che vivono in completa solitudine o con fratelli ancora più piccoli. Di questi, solamente 11.600 hanno trovato ospitalità nei centri di accoglienza per minori. Una situazione che il mondo non può più ignorare. Per questo Elisa Pozza Tasca (gruppo Misto) ha presentato il 29 giugno scorso un?interpellanza al ministro Lamberto Dini sollecitando l?Italia a sensibilizzare l?Unione europea affinché siano elaborati programmi a lungo termine in favore dei bambini ruandesi. Tre le linee di intervento proposte dalla parlamentare: il ricongiungimento dei bambini con i familiari dispersi (tramite un censimento fotografico e la ricostruzione della storia dei piccoli); il sostegno economico per le famiglie disposte a farsi carico degli orfani; la formazione di personale specializzato, con particolari competenze per gestire i postumi psicologici del trauma della guerra, che possa seguire i bambini nel difficile percorso di reinserimento nella comunità d?origine.


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