Mondo
Ruanda: Scatola nera errata
Una commissione indipendente rivela che la scatola nera ritrovata allOnu non è quella che riguarda lattentato nel 94 allex presidente Habyarimana
L?11 marzo scorso, le Nazioni Unite avevano ammesso di essere entrate in possesso della scatola nera chiamata in causa da un articolo pubblicato pochi giorni prima dal quotidiano francese Le Monde, secondo il quale l?Onu avrebbe ricevuto la scatola nera dell?aereo abbattuto il 6 aprile 1994 nei pressi di Kigali e sul quale viaggiava l?ex presidente del Ruanda Juvénal Habyarimana.
Ieri, una commissione indipendente incaricata dall?Onu di fare piena luce su questa vicenda, ha rivelato che la scatola nera ritrovata negli scantinati del Palazzo di Vetro non è quella dell?aereo schiantatosi per ironia della sorte nel giardino della casa di Habyarimana. Il crash dell?apparecchio diede il via libera definitivo al genocidio in cui morirono 800.000 persone, tra Hutu moderati e Tutsi, quest?ultimi vero oggetti dello sterminio pianificato da estremisti Hutu.
Un responsabile delle Nazioni Unite ha sottolineato che la scatola nera ?non conteneva nessuna informazione utile all?inchiesta sul crash?.
La vicenda è imbarazzante perché chiama in causa una tra le pagini più buie della storia delle Nazioni Unite, incapaci all?epoca dei fatti di prevenire il genocidio nonostante le ripetute informazioni che giungevano da Kigali (capitale del Ruanda) facenti riferimento alla preparazione di massacri di Tutsi e Hutu moderati su larga scala. Nel 1994, Kofi Annan era a capo del Dipartimento delle operazioni di mantenimento della pace.
Secondo le rivelazioni fatte da Le Monde nel marzo scorso, la scatola nera dell?aereo sarebbe giunta al Palazzo di Vetro pochi mesi dopo il genocidio. Pochi giorni dopo queste rivelazioni, il portavoce di Annan, Fred Eckhard aveva sottolineato che i caschi blu dell?Onu erano stati tenuti lontani dal sito in cui era precipitato l?aereo presidenziale, stimando quindi impossibile che gli stessi soldati dell?Onu siano riusciti ad avvicinarsi all?aereo e recuperare la scatola nera.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.