Mondo
Ruanda: presto in libertà migliaia di rei confessi
La liberazione dovrebbe coincidere proprio col decimo anniversario del genocidio di 800mila persone
Decine di migliaia di persone che hanno confessato di aver partecipato al genocidio che sconvolse il Ruanda tra l’aprile ed il giugno di 10 anni fa saranno rimesse ben presto in liberta’. Lo ha dichiarato oggi -si legge sulla Bbc on line- il procuratore capo ruandese Jean de Dieu Muyo, precisando che si tratta di persone che sono state coinvolte a livelli minori nella mattanza. La liberazione dovrebbe coincidere proprio col decimo anniversario del genocidio (in circa 100 giorni furono massacrate 800.000 persone: quasi tutte di etnia tutsi, ma anche hutu moderati), e serve sostanzialmente a svuotare le carceri, che ormai esplodono.
Attualmente, per il genocidio circa 90.000 persone sono imprigionate. Gia’ nel maggio dello scorso anno ne erano state poste in liberta’ provvisoria oltre 20.000: tutte in attesa di giudizio, e -come i 10.000 che saranno liberati prossimamente- coinvolte in reati relativamente marginali.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.