Mondo

Ruanda: le cifre (false) del genocidio

I nuovi dati sul genocidio ruandese appaiono a molti manipolati per fini politici

di Emanuela Citterio

La ministra ruandese per gli affari sociali, Odette Nyiramirino, ha reso pubblici nuovi dati sul genocidio, secondo i quali dal 1991 al 1994 sarebbero stati uccise nel Paese africano 1.074.017 persone. Il 97,3 per cento di etnia tutsi (ossia 1.045.018). Finora i dati ufficiali parlavano di 800mila morti. La rivista spagnola “Mundo Negro” fa notare come entrambe le nuove cifre rese pubbliche siano evidentemente false. Nel 1994 in Ruanda viveva una popolazione di 8.250.000 abitanti, ripartita etnicamente nel seguente modo: 85 per cento hutu, 14 per cento tutsi e 1 per cento tua. Se fossero vere le cifre rese pubbliche dal governo ruandese, nel ’94 dovrebbero essere sopravvissuti solo 109.982 tutsi. Se si aggiungono i tutsi che vivono in Uganda si arriva a 154.982. Attualmente si stima che solo nell’esercito ruandese ci siano almeno 50.000 soldati tutsi. Rimarrebbero pertanto in Ruanda solo 100.000 civili tutsi. “E’ evidente – sottolinea la rivista spagnola – come il governo di Paul Kagame gonfi le cifre del genocidio per i propri scopi. Il genocidio del ’94 fu mostruoso, ma bisognerebbe raccontare tutta la verità. Al contrario sarà molto difficile ottenere la riconciliazione nazionale”.


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