Welfare

Ruanda, arrestato il boia della chiesa di Nyange

Si tratta di Gaspard Kanyarukiga, uomo d'affari, accusato della morte di 2mila civili

di Redazione

Arresto ‘eccellente’ per quanto riguarda i principali responsabili del genocidio che svonvolse il Ruanda 10 anni fa, quando in 100 giorni bande di estremisti di etnia hutu massacrarono 800.000 persone, quasi tutti tutsi, ma anche hutu moderati. Si tratta di Gaspard Kanyarukiga, 59 anni, gia’ importante uomo d’affari, catturato sabato in Sudafrica, a quanto rende noto un comunicato del Tribunale Internazionale per i Crimini In Ruanda (Ictr) con sede ad Arusha, Tanzania, chiamato appunto a giudicare i principali responsabili del genocidio. Kanyarukiga, che e’ gia’ stato trasferito ad Arusha, e’ accusato tra l’altro di aver personalmente organizzato e diretto il massacro di 2.000 civili inermi che avevano cercato rifugio in una chiesa. Bande di estremisti, i famigerati Interahamwe, furono da lui portati in quella chiesa, quella di Nyange, nel comune di Kivumo, il cui soffitto fu dato alle fiamme, dopo di che le persone che vi avevano trovato rifugio -numerose donne e bambini- massacrati a colpi di granate lanciate all’interno, ed raffiche di mitra che falciavano quanti tentavano di fuggirne. Moltissimi, poi, furono quelli che bruciarono vivi. L’imputato e’ accusato di aver personalmente diretto il massacro, ed organizzato inoltre la raccolta dei corpi perche’ venissero dispersi e distrutti. Quello della chiesa di Nyange e’ considerato uno dei crimini piu’ efferati tra quelli accertati nel corso dei 100 giorni di mattanza in Ruanda. L’Ictr e’ stato creato alla fine del ’94, e finora ha emesso 20 sentenze di condanna (10 all’ergastolo) e tre di assoluzione.


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