Formazione

Ru486, Colozzi: dal cda dell’Aifa ancora nessun via libera

Lo spiega il membro del Cda dell'Aifa e assessore regionale alle Finanze della Regione Lombardia, Romano Colozzi

di Redazione

Il Consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) non ha ancora dato nessun via libera all’immissione in commercio alla Ru486. Lo spiega il membro del Cda dell’Aifa e assessore regionale alle Finanze della Regione Lombardia, Romano Colozzi.
‘L’enfasi e la ricchezza di dettagli con cui e’ circolata sugli organi di informazione la notizia di un ‘primo via libera alla RU486′ – spiega ancora Colozzi – desta non poco stupore e fa sorgere qualche sospetto. E’ evidente dunque che qualcuno voglia creare una sorta di accelerazione mediatica del processo di autorizzazione della RU486 con evidenti finalita’ politiche. Magari nella fretta di dare riscontro alla piu’ volte annunciata autorizzazione anche in Italia della pillola abortiva da parte del Ministro della Salute”.
”Mentre il comportamento e il funzionamento delle strutture interne dell’Aifa verra’ valutato nelle sedi opportune – sottolinea Colozzi -, sul piano della sostanza penso sia utile precisare che la competenza per l’autorizzazione all’immissione in commercio della RU486, con buona pace di tutti, non e’ ne del ministro della Salute, ne del consiglio superiore di sanita’, ne’ della Commissione Tecnico Scientifica ne’, tanto meno del dott. Viale ma semplicemente del consiglio di amministrazione dell’AIFA, il quale non e’ mai stato ancora coinvolto su questo provvedimento e nel momento in cui questo avverra’ esso assumera’ le determinazioni che piu’ riterra’ opportune. Da settimane si susseguono pronostici sulla data in cui questa autorizzazione sara’ pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e io non voglio entrare nell’elenco di coloro che sparano a caso previsioni. Io so solo che la questione inerente l’utilizzo della RU486 ha fortissime implicazioni sanitarie, etiche, giuridiche, politiche ed economiche e, su tutte queste, il CDA potra’ e dovra’ fare tutti gli approfondimenti necessari. Essendo questa una questione molto rilevante, credo che la cosa piu’ importante sia compiere la scelta giusta senza tenere il cronometro in mano”. Colozzi sottolinea che ”infatti, in assenza di comunicati ufficiali da parte dell’Agenzia del Farmaco, e’ evidente che vi sia stata una sorta di comunicazione fantasma da parte di qualcuno sicuramente non autorizzato. L’attivita’ della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa non puo’ ne’ deve avere rilevanza esterna dal momento che essa rappresenta una struttura collaborativa di cui si avvale il consiglio di amministrazione dell’Aifa con funzioni di mera consulenza interna. E’ significativo infatti che episodi di grancassa mediatica sulla valutazione di una nuova AIC non abbia alcun precedente”.


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