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Rosso asfalto

Ogni anno sulle strade italiane perdono la vita 1700 giovani. Si può fare qualcosa per evitarlo?

di Maurizio Regosa

Ancora oggi l’incidente stradale è la prima causa di morte per i minori di 40 anni. Eppure nei primi sei mesi del 2009 si è registrato un calo delle vittime e dei feriti, tranne che per i giovanissimi. E i costi sociali sono impressionanti. Un’inchiesta dal numero 42 di Vita magazine (uscito in edicola il 30 ottobre 2009)

Un’emergenza nell’emergenza. Ogni anno sulle strade perdono la vita oltre 5mila persone, un terzo delle quali ha fra i 18 e i 34 anni. E la stessa percentuale riguarda i feriti (in tutto 320mila). È avvenuto nel 2007 (5.131 i morti, 1.752 gli under 34) e sta succedendo anche quest’anno (nel terzo fine settimana di ottobre, ad esempio, si sono contati 28 morti, 11 dei quali avevano meno di 30 anni).L’Italia rimane distante dall’obiettivo (fissato nel 2001) di ridurre del 50% le vittime entro il 2010: ancora oggi l’asfalto è la prima causa di morte per gli under 40.

Qualche passo avanti

Qualche risultato incoraggiante c’è stato. Nei primi sei mesi del 2009, ad esempio, si è registrato un calo degli incidenti (rispetto al 2008, – 5,4%), delle vittime (- 27,6%, grazie ai tutor in autostrada, dove si è registrata la contrazione più significativa) e dei feriti (- 4,3%). Merito dell’inasprimento del Codice e, soprattutto, dei maggiori controlli (entro fine anno raggiungeranno quota due milioni, 600mila in più rispetto al 2008). Questi ultimi, nel primo semestre 2009, sono aumentati del 57% rispetto al 2008. Secondo l’Osservatorio Asaps – Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, ben 214: hanno causato 43 morti, 263 feriti (nel 37% dei casi c’entrano alcol e droga). Sconcertante anche il conteggio degli incidenti su due ruote: in calo rispetto al 2008, ma i centauri deceduti da gennaio a giugno sono pur sempre 193.

Accertamenti aumentati anche di sabato e domenica, giorni in cui la riduzione è più netta. La conferma giunge dalla Polizia stradale: da gennaio a settembre, nei week end si sono avuti 36.401 incidenti (-10,7% rispetto allo stesso periodo del 2008) con 29.185 feriti e 966 morti (un calo record del 18,5%). Diminuite del 21,6% anche le vittime under 30.

Allarme minori

Dati positivi, senza dubbio. Vi sono però anche rilevazioni in controtendenza, che riguardano soprattutto i giovani: pedoni, ciclisti e centauri. Cresce il numero dei pedoni investiti (ne muoiono in media due al giorno), è stabile quello dei ciclisti travolti dalle automobili (ogni anno circa 15mila), mentre sono in aumento gli atti di pirateria.

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