Cultura

Rossini (Acli): «Fraternità come categoria della nuova politica»

L'Enciclica "Fratelli tutti" riporta al centro del dibattito una categoria che supera quella "amico-nemico" che per troppo tempo ha orientato i decisori

di Redazione

“Il ‘900 è stato il secolo della libertà e dell’eguaglianza, mai raggiunte completamente, la categoria della fraternità richiamata da Papa Francesco ci può aiutare a diventare tutti più liberi e più eguali”. Così il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, ha commentato l’uscita dell’enciclica Fratelli tutti.

“L’enciclica firmata dal Santo Padre sulla tomba di San Francesco di Assisi è in continuità con il 27 marzo scorso quando, in una piazza San Pietro deserta, Bergoglio pregò per tutta l’umanità e diede una lettura di ciò che stava avvenendo non come castigo di Dio ma come peccato sociale che costringe tutti noi a riscoprire un’appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci, l’appartenenza come fratelli".

Questa enciclica – ha concluso Rossini – ribadisce che "tutte le donne e tutti gli uomini sono chiamati a remare insieme sulla barca della Chiesa. Papa Francesco rinnova la Dottrina sociale della Chiesa offrendo un nuovo paradigma di comunione per attraversare questo tempo incerto dove è necessario aprire nuove forme di accoglienza e di solidarietà”.

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