Formazione

Rossi Doria: «71mila studenti terremotati»

Esami per 12.500 di loro

di Sara De Carli

Più di dodicimilacinquecento ragazzi. Tanti sono gli studenti delle zone colpite dal terremoto che si apprestano a sostenere gli esami ma che ad oggi ancora non sanno come né dove: le loro scuole infatti sono inagibili. Per loro è in arrivo un’ordinanza del Miur, «a cui manca solo la firma del Presidente Napoletano per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale». A garantirlo è il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria. L’ordinanza è stata annunciata come ipotesi nel decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, pubblicato in GU il 7 giugno.

 

I NUMERI – «Sono 223 le scuole danneggiate dal sisma», dice a Vita.it. Rossi Doria è in viaggio, ma ci chiede di aspettare che dal baule dell’auto tiri fuori la cartella con tutti i documenti, perché vuole essere preciso. «Queste scuole contano 71.412 alunni. Di essi, 3.073 si apprestano a sostenere gli esami della scuola secondaria di primo grado, 7.205 della secondaria di secondo grado e altri 2.375 quelli per la qualifica professionale».

 

GLI ESAMI – Gli esami però sono ormai alle porte. Per il primo ciclo la prova Invalsi sarà il 18 giugno, mentre la maturità parte il 20 giugno con lo scritto di italiano. Che succederà? «Stiamo valutando scuola per scuola», spiega Rossi Doria. «I docenti sono in giro per le tendopoli, il sottosegretario Ugolini è lì, direi che sin dal primo giorno su questo tema c’è stato un esercito civile che si è mobilitato perfettamente». Le soluzioni comunque sono tre: «nelle scuole agibili si svolgeranno gli esami normalmente, alcune scuole danneggiate potranno appoggiarsi a una scuola vicina non danneggiata, che ospiti i ragazzi per gli esami e là dove questa possibilità non c’è, nei casi di assoluta emergenza, si farà come si è fatto all’Aquila e i ragazzi faranno solo gli orali». E nel caso di nuove scosse, sono già previste le date suppletive.


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