Famiglia

Romeni, nasce l’associazione San Nicola-amico dei bambini

Obiettivo: prevenzione del disagio e sostegno psicologico ai minori e alle famiglie

di Luca Zanfei

C’è chi i bambini romeni li vorrebbe schedare e chi invece punta tutto su progetti di integrazione. L’associazione “San Nicola, amico dei bambini” ha scelto di investire su percorsi di inserimento impostati sulla prevenzione del disagio e sul sostegno psicologico di minori e famiglie. Presentata oggi a Roma nella cornice della Camera dei Deputati, la Onlus prova ad affrontare il delicato fenomeno dell’immigrazione da un nuovo punto di vista.

L’immigrazione oggi crea una sofferenza di identità, sia per gli adulti, ma soprattutto per i bambini  – spiega la presidente Mihaela Dutescu – Proprio i minori sono le vittime più deboli del sistema e spesso non sono in grado di capire i propri problemi”. Per questo “ci proponiamo di intervenire non limitandoci alla sola cura dei sintomi del disagio, ma andando ad indagare le vere cause del problema, che sono principalmente psicologiche e comportamentali”, spiega la presidente Mihaela Dutescu. Lo sviluppo delle psiche del minore e la rimozione degli effetti traumatici dell’impatto con realtà socio-culturali diverse, sono alla base del metodo di lavoro dell’associazione che, proprio per questo, si avvale di una equipe di psicologi, sociologi, insegnanti e mediatori culturali. Perché, come afferma la stessa presidente “sostenere i romeni in difficoltà significa intervenire sugli aspetti relazionali e psicologici”. Ad oggi “San Nicola”ha avviato un progetto sperimentale nel comune di Milano, con l’apertura di un centro diurno per l’accoglienza di bambini e famiglie. “Si tratta principalmente di un dopo scuola che punta su iniziative di coinvolgimento delle istituzioni per agevolare l’integrazione dei nostri bambini”, spiega la Dutescu – Alle normali figure presenti in strutture di questo genere, noi affianchiamo psicoterapeuti, educatori, sociologi e counselor. Un equipe all’avanguardia che permetterebbe di individuare i problemi profondi del bambino, di fare delle diagnosi precise ed efficienti, per intervenire precocemente dove ce ne sia bisogno”.

Per il futuro l’associazione si prefigge di ampliare la sua attività, realizzando un centro di ascolto destinato alle famiglie e una rete di sostegno formata da professionisti; e contribuendo all’integrazione attraverso eventi culturali, artistici e sportivi.  


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