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Romania, cancellata l’adozione internazionale

Griffini: “Entra in Europa un paese che non tutela il diritto alla famiglia dei bambini abbandonati”

di AiBi

Il governo rumeno ha approvato definitivamente, senza sostanziali modifiche, la proposta di legge sulla protezione dell’infanzia. Un voto atteso ormai da giorni. Ora spetta al presidente Iliescu promulgare la legge per l?effettiva entrata in vigore.
Di fatto è stata cancellata in un sol colpo l’adozione internazionale, e con questo, la possibilità, per migliaia di bambini abbandonati, di vivere e crescere in una famiglia, come sancito dalle Convenzioni internazionali. (si veda Convenzione Internazionale sui diritti dell?Infanzia dell?Onu del 20 novembre 1989 e dalla Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozioni internazionali firmata a L?Aja il 29 maggio 1993)

“A 48 ore dalle elezioni Europee si dichiara la morte dei diritti civili, mentre sono a lutto migliaia di famiglie adottive – ha detto Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – Chiediamo che vengano restaurati i diritti dei bambini abbandonati in Romania, paese che oggi, con questa legge sull?infanzia, si è collocata al di fuori delle nazioni civili”.

Amici dei Bambini si appella ora ai parlamentari europei appena eletti affinché d subito affrontino la vistosa contraddizione che vige in Romania: un paese entrato in Europa che di fatto non garantisce il basilare diritto alla famiglia del bambino in stato di abbandono.

Il governo rumeno ha approvato una proposta di legge nata dopo le insistenti pressioni dell’Unione Europea, che aveva richiesto un’ampia riforma legislativa alla Romania per poter entrare nella rosa dei paesi comunitari.
Di fatto la legge consente l’adozione internazionale limitatamente al nonno de bambino residente all’estero (cfr allegato)

?Una proposta che ha messo in discussione l’intrinseca natura dell’adozione internazionale ? continua Griffini – perché prevede che si è padre o madre di un figlio solo se esiste un legame di sangue?.

Per fermare l’approvazione della legge si erano mobilitate in questi giorni numerose ong e associazioni familiari europee e statunitensi, che Amici dei Bambini ha invitato a unirsi nel “Coordinamento internazionale per la difesa dell’adozione internazionale in Romania”, promosso appunto dall?associazione milanese. Hanno aderito al Coordinamento la spagnola ACABAR, le americane Adopt International, Children’s House International e For the Children, la francese Afaener, il portale italiano adozioneinternazionale.net e la svizzera Associazione Nuova Speranza.
Numerose le iniziative e le petizioni sorte in tutta Europa. Anche Amici dei Bambini ha promosso sul proprio sito una raccolta di firme, ancora in corso, inviate al presidente della Commissione Europea Romano Prodi, alla baronessa Emma Nicholson, vice presidente della Commissione Affari Esteri, Diritti Umani, Sicurezza e difesa del Parlamento Europeo, nonché al Parlamento rumeno.

Le attività del Coordinamento, tuttavia, non sono terminate.
Amici dei Bambini sta valutando, con legali esperti di diritto internazionale, la possibilità di attivare ogni azione giudiziaria più opportuna per contrastare l?entrata in vigore della legge.

La nuova legge del governo rumeno appare infatti in palese violazione della Convenzione internazionale firmata a L’Aja nel 1993. L’adozione internazionale è uno strumento di protezione per i bambini abbandonati e rappresenta uno strumento fondamentale laddove per il minore non sia stato possibile il reinserimento nella famiglia di origine né l’adozione nazionale.

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