Roma, una scuola per Gino Strada

Gino Strada non si è accontentato di salvare le vite esercitando la professione, da lui amatissima, di medico chirurgo. È andato oltre, molto oltre. Ha portato il suo impegno in ogni angolo del mondo soccorrendo le vittime della guerra, di ogni tipo di guerra, e aiutando chiunque ne avesse bisogno, senza distinguere tra buoni e cattivi.

Gino Strada è stato un uomo di pace che, con la sua Emergency, ha curato più di centoventi milioni di persone e che era convinto che “l’utopia è solo qualcosa che ancora non c’è”.

È anche questo il messaggio che si è voluto trasmettere agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Via Latina 303, uno dei più grandi di Roma per numero di studenti, che da sabato scorso è stato intitolato a Gino Strada.

Ad aprire il ricco programma della cerimonia è stato il coro dei volontari di Emergency, a cui hanno fatto seguito gli interventi dei dirigenti scolastici, dei rappresentanti dei genitori e delle Istituzioni locali.

Tra un intervento e l’altro, gli alunni dei due ordini di scuola si sono esibiti in cori e balli; toccante, poi, la lettura di alcune favole scritte da Gino e Cecilia Strada.

Il ricordo di Gino Strada è stato tracciato da Simonetta Gola, vedova del fondatore di Emergency, che ha sottolineato come le idee di Gino continuano a parlarci e che spesso è dalle idee semplici che nascono i grandi insegnamenti.

L’intitolazione di una scuola non è la mera attribuzione di un nome ad un edificio, è molto di più. È un qualcosa di profondo e dedicare una scuola prestigiosa come quella romana a Gino Strada vuol dire condividere con tutti coloro che si siederanno sui banchi un esempio a cui ispirarsi.

La foto in apertura è di Francesco Garufi per Agenzia Sintesi.