Sostenibilità
Roma: una NotteBianca Ecocompatibile
'Ecoluce' è il primo palco con un sistema che utilizza i circuiti fotovoltaici per la produzione di energia
di Redazione
Presentato dal vicepresidente della provincia di Roma, Pina Rozzo, nella sala della Pace di Palazzo Valentini, il progetto ‘Ecoluce’, il primo palco con un sistema che utilizza i circuiti fotovoltaici per la produzione di energia. La struttura, progettata da un gruppo di aziende quali Raptech, Bsb e Bigmama con una spesa di 70.000 euro, e’ stato cofinanziata dall’amministrazione provinciale di Roma con un contributo di 36.000 euro. Questo impianto permettera’ la realizzazione di spettacoli e concerti dal vivo con un sistema a zero impatto ambientale.
“Con Ecoluce – ha dichiarato Pina Rozzo – otterremo un reale risparmio energetico, in linea con la volonta’ dell’amministrazione provinciale che, nel rispetto dell’ambiente, ha anche firmato il protocollo di Kyoto. Con il nostro finanziamento e’ stata possibile la realizzazione del brevetto. Inoltre utilizzeremo il palco in numerose manifestazioni, a partire dalla ‘Notte Bianca’ di Roma. E’ un modo soft, ma simbolicamente incisivo, per contribuire alla protezione dell’ambiente. Il nostro obiettivo, come amministrazione, e’ promuovere l’utilizzo di questo palco”.
‘Ecoluce’ verra’ quindi utilizzato a Roma, l’8 settembre, per i concerti nel parco della Caffarella e per l’alimentazione del palco sul tram Roma-Pantano, durante la grande notte piu’ lunga della citta’ capitolina. Un inizio importante per il progetto nato lo scorso anno dalla collaborazione di Raniero Terribili e Aldo Di Carlo, entrambi ideatori di ‘Ecoluce’: “Le installazioni per lo show – ha dichiarato Aldo Di Carlo, professore di opto-elettronica all’Universita’ di Tor Vergata – necessitano di grandi quantitativi di energia, erogati dalla rete o da generatori quali ‘gruppi elettrogeni’ altamente inquinanti. Si e’ innescato un circolo virtuoso con Ecoluce. Oggi numerose tesi di laurea vengono svolte sul fotovoltaico, con un’attenzione sempre maggiore degli studenti. Dobbiamo andare avanti e pensare al futuro. Stiamo lavorando anche su un pannello fotovoltaico flessibile, facilmente utilizzabile nel contesto architettonico”.
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