Volontariato

Roma, un imprenditore su 15 è straniero

Una rilevazione dell'Osservatorio romano traccia dl'identikit del nuovo imprenditore extracomunitario

di Sara De Carli

Giovane, istruito, intraprendente. E’ così il nuovo imprenditore extracomunitario in provincia di Roma, massimo polo immigratorio d’Italia con 340mila stranieri. Gli imprenditori sono 18878, il 7% del totale: uno ogni 15 imprenditori romani. Il dato più inatteso è che non si tratta più di imprenditori attivi nei servizi “per immigrati” o a forte connotazione etnica; addio call center, gli imprenditori immigrati si rivolgono ora essenzialmente alla clientela italiana. Il 60% opera nei servizi, il 39% nel commercio, il 17% nelle costruzioni, il 10% nel manifatturiero, l’8% nell’informatica e noleggio, il 6% in alberghi e ristorazione. Una realtà attiva, che cresce al ritmo dell’19% l’anno. Gran parte di essi, 12538, sono tra i 30 e i 49 anni, 2301 ne hanno meno di 29. Il 10,6% degli è laureato, il 31,1% diplomato. I dati sono raccolti nel Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle migrazioni, curato da Franco Pittau per Caritas e Camera di commercio di Roma. “Le maggiori difficoltà”, segnala Pittau, “sono riscontrate nel settore del credito bancario. Molti lamentano l’atteggiamento di diffidenza da parte delle banche e la cnseguente sensazione di solitudine. Il presidente della Camera di Commercio di Roma ha proposto “un fondo di garanzia da sostenere con una piccola percentuale delle rimesse degli immigrati”.


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