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Roma: Sindacato e movimento in piazza

Quasi mezzo milione di persone in piazza. Fra sindacati e movimento. Scontri fra le forze dell'ordine, che ha caricato il corteo, e centinaia di manifestanti

di Redazione

I partecipanti alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a difesa dell’Europa sociale e contro la riforma delle pensioni, appena varata dal governo, sono circa 250 mila, secondo quanto annunciato dai sindacati dal palco di Piazza del Popolo a Roma. Quattro trampolieri vestiti di rosso con il cartello ”L’Europa sociale adesso” hanno aperto il corteo dei sindacati che e’ partito poco prima delle 15 da piazza della Repubblica. Dietro allo striscione iniziale con lo slogan ”Lavoro, diritti, solidarieta’ per una Europa sociale” ci sono i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Epifani, Pezzotta e Angeletti. Poco prima della partenza e’ arrivato, accolto dagli applausi, il segretario dei Ds Piero Fassino. Tra i manifestanti ci sono sindacalisti e lavoratori di vari paesi europei che si riconoscono alcune sigle sindacali come quelle della Cgt e di Solidarnosc. La manifestazione dei sindacati europei di oggi in occasione dell’ apertura della Conferenza Intergovernativa dovrebbe portare in piazza almeno centomila persone. La conferma arriva dal segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, secondo il quale questo e’ il dato degli uffici organizzativi, ma potrebbe essere in aumento. Anche secondo la Uil, nel corteo potrebbe sfilare un numero superiore di persone rispetto ai primi dati. ”Se viene piu’ gente – ha detto il segretario organizzativo Carmelo Barbagallo – e’ perche’ Berlusconi li ha convinti”. La testa del corteo dei No Global, in corso all’Eur, e’ arrivata intorno alle 16.20 davanti al Palazzo dell’Economia e del Lavoro, punto d’arrivo della manifestazione. Gli organizzatori hanno dichiarato che i partecipanti sono fra gli 80 e 90 mila. Per la Questura si tratterebbe di non più di 6.000 manifestanti. Mentre l’intero serpentone che si sta snodando per le strade dell’ Eur comincia ad affluire in piazzale dell’Agricoltura, davanti al nutritissimo schieramento di forze dell’ordine che presidia le sedi della conferenza intergovernativa, e’ sfilata anche un’enorme bandiera palestinese, lunga piu’ di dieci metri. ”La natura di questa manifestazione negli ultimi dieci giorni e’ cambiata”. Lo afferma il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, alla manifestazione dei sindacati europei in coincidenza con la Conferenza Intergovernativa dell’ Ue a Roma. ”Dopo il proclama a reti unificate del presidente del Consiglio e l’ approvazione della riforma delle pensioni – spiega Diliberto – e’ chiaro che questa grande manifestazione sindacale e’ diventata una manifestazione contro il Governo Berlusconi”. Quanto al Trattato per la nuova Costituzione Ue, Diliberto rileva: ”Ritengo sia necessario avere una Costituzione europea, ma in essa vanno inseriti i principi sociali e un riferimento esplicito alla pace come base dell’ Unione Europea”. ”Una manifestazione per l’ Europa e contro il Governo italiano”. Cosi’ il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, definisce la manifestazione dei sindacati europei in procinto di partire da piazza della Repubblica a Roma. ”All’ Europa – spiega Pecoraro – chiediamo piu’ sociale, piu’ pace, piu’ ambiente e piu’ diritti. Ma nel frattempo protestiamo contro Berlusconi: e’ impensabile tagliare le pensioni mentre gli straricchi di questo paese non pagano una lira di tasse quando fanno una donazione di dieci milioni di euro”. La manifestazione di oggi dei sindacati europei e’ per la creazione di un’Europa sociale ma per i sindacati italiani rappresenta anche l’inizio della mobilitazione contro la riforma delle pensioni. Lo ha detto il segretario della Uil, Luigi Angeletti, arrivando a piazza della Repubblica dove tra qualche minuto partira’ il corto dei sindacati europei. ”La manifestazione – ha detto – l’abbiamo convocata come Ces (Confederazione Europea dei Sindacati) per ricordare che l’Europa che vogliamo deve essere rispettosa dei diritti e non solo un’Europa delle banche e del patto di stabilita’. Non sapevamo – ha aggiunto – che Berlusconi avrebbe varato questa riforma delle pensioni. Per noi quindi e’ anche l’inizio della campagna contro una proposta del governo ingiusta e sbagliata”. Intanto nel pomeriggio si è appreso come alcuni Paesi (Spagna, Polonia, Austria e Finlandia) hanno tentato oggi – durante la colazione dei leader europei alla Cig – di riaprire il discorso sulle procedure della Conferenza Intergovernative. Ma il tentativo non ha avuto successo e le proposte già avanzate dalla presidenza di turno italiana hanno avuto il pieno appoggio degli altri partner comunitari e il dibattito, secondo quanto si è appreso, si è concentrato sulla sostanza degli argomenti. I leader europei hanno convenuto, tra l’altro, di non creare un nuovo consiglio legislativo ma di continuare a svolgere la funzione legislativa attraverso i singoli consigli di settore. Per quanto riguarda le possibilità di creare una nuova funzione del Consiglio l’ipotesi di compromesso su cui si discute prevede che la prima votazione avvenga all’unanimità, mentre la seconda a maggioranza qualificata. Infine, per quanto riguarda le presidenze dei vari consigli di settore ci si orienta verso una squadra di presidenza: gruppi di paesi assicurerebbero la presidenza dei Consigli che rimarrebbe, in qualche modo, a rotazione. La Convenzione prevede la creazione di un presidente del Consiglio europeo in carica per due anni e mezzo ed un ministro degli esteri che presiederebbe il Consiglio esteri. Per gli altri consigli potrebbe prevalere l’ipotesi della team-presidency.

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