Cultura

Roma si anima con i vividi colori africani

Apre nel quartiere romano San Lorenzo la mostra “I colori dell’Africa nell’arte dei Batik” organizzata dall’Associazione Culturale That’s Hall in collaborazione con l’Associazione di Volontariato Migranti e Banche

di Redazione

I colori dell’Africa nell’arte dei Batik, è questo il titolo della mostra che apre i battenti oggi, nel quartiere romano San Lorenzo, organizzata dall’Associazione Culturale That’s Hall in collaborazione con l’Associazione di Volontariato Migranti e Banche.

L’esposizione dei dipinti avviene in un contesto particolarmente suggestivo, quello della sede di That’s Hall, uno spazio luminoso e silenzioso, con grandi lucernari e finestre, che costituisce il contorno ideale per far vivere intensamente le scene della quotidianità della vita africana rappresentate nelle opere esposte.

Una quotidianità, quella africana, in cui la donna svolge un ruolo centrale muovendosi in un contesto naturale caratterizzato mille diversità sfumature.

In tutte le opere esposte traspare l’aspetto simbolico e culturale dell’Africa, reso ancora più percettibile dalle tonalità dei colori utilizzati, peraltro ottenuti da ingredienti naturali.

Sono una cinquantina i disegni che compongono la mostra “I colori dell’Africa nell’arte dei Batik”, la maggior parte dei quali proviene dal “Centre Artisanal de Kloto” di Kpalimè e dal “Village artisanal” di Lomè e sono il frutto del lavoro di affermati artisti togolesi.

I batik, oltre al Togo, provengono da altri paesi del Continente nero come Tanzania, Madagascar, Burkina Faso e Mozambico.

Il batik è una tecnica di colorazione molto antica che nasce in Estremo Oriente e trova la sua perfezione nell’isola di Giava (Indonesia). E’ qui che prende il proprio nome che deriva da due parole, amba (scrivere) e titik (punto, goccia).

L’arte del batik si è diffusa nel corso del tempo anche in Africa (Togo, Kenya, Senegal, Burkina Faso…) ed è ancora oggi largamente utilizzata. Oggi sono molte, in Africa, le scuole dove viene insegnata questa particolare arte frequentate anche da europei e americani.

La procedura di lavorazione è lunga e molto articolata, si compone di varie fasi durante le quali il tessuto, sul quale è stato tracciato un disegno, viene più volte cerato, immerso nel colore e asciugato. Gli step si susseguiranno fino a ottenere il completamento della raffigurazione voluta rappresentare nella stoffa.

Il valore artistico della mostra è fuori discussione, tuttavia vi è anche un altro importante aspetto da evidenziare ovvero quello dell’incontro tra culture diverse.

Marco Marcocci, presidente della Onlus Migranti e Banche sottolinea infatti che «“I colori dell’Africa nell’arte dei Batik”, vuole contribuire a far aumentare la conoscenza della cultura africana attraverso l’espressione artistica dei batik. Infatti la società infraculturale dei nostri giorni necessità di conoscenze, dalle quali deriva il rispetto. La mostra vuole essere un contributo per aumentare la consapevolezza e la conoscenza di una cultura, quella africana, solo geograficamente lontana».


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