Cultura

Roma: Sant’Egidio presenta la sua “Michelin dei poveri”

Si intitola "dove", è una guida di sopravvivenza per i 7000 senza fissa dimora

di Redazione

Sono circa settemila le persone senza dimora a Roma. Tremila dormono per la strada ogni notte; altre tremila sono ospiti nei centri di accoglienza notturni del Comune e delle associazioni di volontariato; mille occupano ripari di fortuna, container, baracche, roulette, fabbricati fatiscenti. Una stima che non comprende i rom presenti negli insediamenti spontanei. E’ la fotografia della povertà estrema che si aggira tra le vie nella Capitale, così come presentata dalla Comunità di Sant’Egidio, che quest’anno festeggia il suo 40esimo anniversario. Questa mattina a palazzo Valentini, insieme al presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e l’assessore alle politiche sociali Claudio Cecchini, Mario Marazziti portavoce della comunità ha presentato la diciottesima edizione di “Dove mangiare, dormire lavarsi”, la guida di sopravvivenza per chi non ha nulla che quest’anno ha il patrocinio della provincia. La guida, soprannominata la ‘Michelin dei poveri’, esce in 16mila copie, 182 pagine e oltre 500 indirizzi a cui rivolgersi per avere aiuto e accoglienza: mense, bagni pubblici dove lavarsi, dormitori, centri di ascolto e assistenza, servizi sociali, sportelli per il lavoro e la casa, indirizzi utili per gli stranieri. E una cartina indistruttibile plastificata, ambita anche dai turisti, che ha due facce: da un lato tutti gli indirizzi per sopravvivere, dall’altro le bellezze di Roma, “perché anche chi è povero possa goderne”, ha sottolineato Marazziti. “E’ una guida alla sopravvivenza alla città di Roma. Uno strumento perché per i poveri spesso il primo problema è l’accesso ai servizi”, ha spiegato il portavoce della comunità di Sant’Egidio. La guida è pubblicata anche a Firenze, Genova, Milano, Napoli, Pisa, in Europa a Barcellona e anche la municipalità parigina vuole adottarne una. Una bussola costruita fin dal suo esordio con l’aiuto di chi vive per strada, con i segreti individuali per sopravvivere, insieme ai consigli e all’esperienza degli operatori. Verrà distribuita dalla Provincia nei luoghi di accoglienza, ai servizi sociali, alle comunità. Il libretto è dedicato a Modesta Valenti, una barbona che viveva alla stazione Termini, morta il 31 gennaio 1983 senza avere ricevuto soccorso: il personale dell’ambulanza, arrivato peraltro in tempo, si rifiutò di portarla a bordo a causa della sua sporcizia. Da allora il 31 gennaio è dedicato al ricordo delle persone senza fissa dimora. A lei, è intestata una via virtuale a Roma, per l’iscrizione anagrafica di chi non ha un tetto.

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