Cultura

Roma, presentato il rapporto annuale sui rifugiati

Riconoscimento dei diritti e l'assenza di una legge sull'asilo al centro del dibattito

di Redazione

‘Riconoscere i rifugiati come persone con i loro diritti e doveri, la loro dignita’ e non soltanto come forza lavoro”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Ancona e vice presidente dell’Anci, Fabio Sturani, in apertura della presentazione del Rapporto annuale sul ‘Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – Anno 2006′, che si e’ svolta a Roma al Teatro Capranica. Intervenuti tra gli altri all’incontro, il prefetto Michele Lepri Gallerani, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma Raffaela Milano accanto a Sandra Sarti, dirigente responsabile ‘Area Asilo’ del Ministero dell’Interno, Luca Pacini, responsabile del dipartimento Immigrazione Anci, Carla Collicelli, vice direttore del Censis, Nadan Petrovic, direttore del servizio centrale, Peter Schatzer, direttore Ufficio regionale per il Mediterraneo e capo missione in Italia Oim. Nel corso della giornata sono intervenuti Roberto Zaccaria, capogruppo dell’Ulivo in Commissione affari costituzionali della camera, Jole Santelli, responsabile per l’Immigrazione di Fi. ”Bisogna diffondere le reti di accoglienza (nel 2006 sono state il 20% in piu’) – ha sottolineato ancora Sturani – per affrontare le emergenze, per una maggiore flessibilita’. Ripensando al contempo a tutto il ‘sistema’, spostando l’attenzione sulle politiche sociali, sui ‘minori. Un sistema il nostro – ha proseguito -che ha bisogno di una maggiore continuita’, soprattutto di nuove risorse dal governo, ma anche della necessita’ di una legge sull’asilo”.

Il prefetto Michele Lepri Gallerani ha sottolineato l’importanza dei progetti realizzati in sinergia tra Ministero dell’Interno e enti locali. ”Mi piacerebbe che i progetti possano avere una maggiore stabilita’ – ha detto – e stanziamenti di fondi piu’ stabili e duraturi. Le ‘commissioni territoriali’ stanno facendo un ottimo lavoro – ha ricordato – soprattutto legato al sostegno in ambiti legali e psicologici, per esempio”. Anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Raffaela Milano ha ricordato il valore e le potenzialita’ della messa in rete del ‘Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati’, straordinario metodo di ‘governance’, alla base delle politiche sociali. ”Sostegno e protezione che significa soprattutto ‘accompagnamento’ sociale, per poter costruire un futuro migliore e diverso, inseguendo percorsi di autonomia”. ”Il nostro ministero ha mantenuto le promosse a sostegno della filosofia dell’accoglienza – ha spiegato Sandra Sarti, responsabile Area Asilo del Ministero dell’Interno – Bisogno sensibilizzare maggiormente i vertici politici perche’ i fondi siano assicurati nella loro intierezza, bisognera’ poi ‘snellire’ i procedimenti e le pratiche di accoglienza, anche attraverso la stesura di un testo legislativo e di direttive europee legate al ‘diritto di asilo”’.

Poche parole da parte di Luca Pacini, responsabile del dipartimento Immigrazione dell’Anci. ”il nostro sistema ha dimostrato elasticita’, sapendosi adattare alle continue trasformazioni – ha detto – Occorre pero’ dare una maggiore stabilita’ al sistema con programmazioni triennali ed evitando gestioni economiche temporanee”. Jole Santelli di Fi ha sottolineato che e’ ora di assumersi, ognuno, le proprie responsabilita’. ”In questo campo – ha precisato – siamo un paese all’avanguardia. Il dato e’ scontato. Ma non dimentichiamo che manca una legge organica in questo settore. Attenzione a non trasformare poi l’eccezionalita’ in regola – ha sottolineato ancora – a capire bene quali siano le linee di demarcazione che separano per esempio i rifugiati da coloro che domandano asilo”. Gianfranco Schiavone non nega che in tutti questi anni siano emerse criticita’. ”Il sistema di accoglienza nel nostro paese deve essere unico, completo, multiforme – ha ricordato – con le sue inosopprimibili variabilita”’. L’ultimo intervento della giornata, quello di Marcella Lucidi, sottosegretario del Mnistero dell’Interno, che ha promesso ”un’implementazione delle ‘comissioni territoriali’, una maggiore rapidita’ nell’esame delle pratiche e delle diverse procedure, un esame approfondito, da parte del Parlamento, della legge sull’asilo”.

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