Famiglia

Roma: nel 2004 saranno chiusi istituti per minori non accoglienti

Il comune di Roma ha deciso di anticipare il termine fissato per la fine del 2006

di Francesco Agresti

Entro la fine di quest?anno saranno chiusi a Roma gli istituti di accoglienza per minori che non rispondono alle caratteristiche di ?ambiente familiare? anticipando di due anni la scadenza fissata dalla normativa nazionale. A Roma sonogià 84 le strutture di accoglienza convertite e accreditate e solo 7 gli Istituti di vecchio tipo (di cui 5 già in corso di riconversione). ?In linea con le più recenti norme per la promozione dei diritti e delle opportunità per infanzia e l?adolescenza – che sanciscono e tutelano il diritto dei bambini e dei ragazzi a vivere nella propria famiglia – il Comune di Roma ha dato priorità ad interventi tesi sempre più al sostegno della famiglia e alla prevenzione del disagio, lasciando come ultima possibilità l?allontanamento del minore dal nucleo familiare e il ricovero nelle strutture di accoglienza?, ha dichiarato l?assessore alle Politiche sociali Raffaella Milano. ?Ma là dove permangono situazioni in cui si rende inevitabile e necessaria una permanenza fuori dalla famiglia, deve essere assicurata a tutti i bambini e ragazzi la sistemazione in una struttura idonea, un ambiente a dimensione familiare e ricco di relazioni educative significative. L’impegno della nostra amministrazione, previsto nel Piano Regolatore Sociale, è stato quindi diretto a riconvertire gli Istituti di accoglienza anticipando di ben due anni i termine dato dalla legge, per garantire ai bambini più in difficoltà un ambiente sereno di crescita.? Dai risultati di una ricerca effettuata dal Centro Comunale Pollicino e dagli uffici del Dipartimento V , a giugno 2003 erano 477 minori istituzionalizzati con una lieve prevalenza di maschi. La fascia d?età più rappresentata è quella tra i 14 e i 18 anni. Le motivazioni che di solito portano all?inserimento dei minori nelle strutture di accoglienza sono relative a gravi problemi economici, abitativi, lavorativi, incapacità dei genitori, maltrattamenti e abusi.


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