Non profit

Roma: nasce Osservatorio dell’economia civile

E' la proposta cardine del progetto Quasar, realizzato dalla Camera di Commercio di Roma

di Giulio Leben

Un Osservatorio dell’Economia Civile che studi e approfondisca le tematiche inerenti il Terzo settore, e metta a punto interventi di supporto e di assistenza per gli operatori del vasto mondo del “non profit”. E’ la proposta cardine del progetto Quasar, realizzato dalla Camera di Commercio di Roma e presentato oggi in un convegno dal titolo “Sviluppo locale e impresa sociale non profit nella provincia di Roma”.

L’Osservatorio si propone di coinvolgere, oltre all’Istituzione Camerale, le universita’, gli enti locali e gli organismi del Terzo settore nelle sue articolazioni (associazionismo, volontariato e cooperazione sociale), “per individuare insieme – ha chiarito il suo presidente, Giovanni Parillo – gli interventi per favorire lo sviluppo di una realta’ poco istituzionalizzata, poco irrigidita, ma che da’ un notevole apporto all’economia del paese”.

Quella del non profit e’ una realta’ che ha conosciuto negli ultimi dieci anni una costante crescita – come ha ricordato Edoardo Patriarca, portavoce del Forum Terzo Settore – contribuendo per il 2,6% al Pil nazionale, grazie alle oltre 200.000 organizzazioni, i 4 milioni di volontari e gli 800.000 addetti nel settore. “Sono dati occupazionali importanti- ha detto Patriarca – che smentiscono lo stereotipo secondo cui nel non profit si lavora male e in nero. Al contrario aumentano anno dopo anno le imprese sociali: ne sono nate 2.000 solo negli ultimi due anni. In Italia tuttavia il settore e’ ancora sottodimensionato. Si prevede che nei prossimi anni possa raggiungere il livello di Francia, Germania e Spagna, e occorre un quadro politico e normativo che sostenga questo percorso”. A questo scopo, ha ricordato Patriarca, si e’ trovata in Parlamento un’intesa “bipartisan” per una legge di sostegno per chi decide di investire in imprese sociali: si attende l’approvazione del Senato, dopo il “si” della Camera. L’importanza crescente del Terzo settore e’ stata sottolineata anche da Giovanni Valentini, consigliere delegato di AsseforCamere, che ha illustrato nel dettaglio il progetto Quasar, che prevede, oltre all’Osservatorio, un’analisi dei punti di forza e debolezza di un campione di imprese sociali, attraverso sondaggi telefonici, e che e’ gia’ avviato in diverse province come Bari, Palermo, Milano e Cagliari. “Oggi un quinto della popolazione e’ impegnato nel sociale, – ha ricordato Valentini – nel campo del volontariato o in quello dell’associazionismo. Il programma Quasar vuole mettere al centro la dinamica di crescita del settore, che secondo noi e’ una risorsa importante del territorio sia sul piano sociale che occupazionale”.

Nella Provincia di Roma, secondo un censimento del 2001, ci sono oltre 12.500 istituzioni non profit, concentrate per il 76% nella Capitale. Un dato superiore del 2,1% rispetto al 1999, e che rappresenta il 5,3% del totale delle istituzioni italiane. Le attivita’ prevalenti sono lo sport, la ricreazione e la cultura, ma hanno un certo rilievo anche le imprese operanti nell’assistenza sociale. Sono 155.000 le risorse umane impiegate nel Terzo settore, il 4% del totale italiano. Una percentuale piuttosto ridotta, a causa della scarsa presenza di volontari (circa 92.000) che raggiunge appena il 2,8% del totale nazionale, mentre sono presenti in gran numero i lavoratori dipendenti e le “risorse esterne” (co.co.co., lavoratori interinali etc.) che incidono rispettivamente per il 10,3% e l’11,4% sul computo complessivo del paese.

“Questo dimostra la grande incidenza occupazionale del Terzo settore – ha ribadito il Segretario Generale della Camera di Commercio di Roma, Fabrizio Autieri – che sta emergendo in maniera prepotente nel tessuto socioeconomico della Provincia e del Paese. Ci sono grandi potenzialita’ espansive, i cui positivi effetti di ricaduta contribuiscono certamente al miglioramento della situazione occupazionale della Provincia”.

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