Fra salute e cittadinanza

Roma, interrogarsi sulla sanità ammalata

La mutua sanitaria "Cesare Pozzo" propone un momento di riflessione sull'attuale crisi del nostro sistema sanitario, sotto gli occhi di tutti col dramma della rinuncia alle cure. Si parla della necessità di un rilancio e del possibile ruolo dell'assistenza integrativa. Presenti, tra gli altri, Roberto Speziale, della Consulta Welfare del Forum del Terzo settore,, Raffaela Milano di Save the children, Nino Cartabellotta di Fondazione Gimbe e Giuseppe Ambrosio, l'amministratore delegato di VITA. Il presidente Tiberti: «Occorre un'analisi a 360 gradi»

di Giampaolo Cerri

«Sarà un momento di confronto nel quale abbiamo coinvolto diversi attori che fanno parte dell’accademia, della sanità pubblica, delle istituzioni, della politica, il giornalismo»: a parlare è Andrea Giuseppe Tiberti, presidente della Società nazionale di mutuo soccorso “Cesare Pozzo”. La storica mutua sanitaria ha organizzato, per giovedì 10 aprile a Roma, presso il Centro Congressi Cavour (ore 9.30-14), la tavola rotonda dal titolo La normale diversità, dedicata all’attualità sanitaria.

Una riflessione e più teste sul fatto che, come ricorda una nota, «più di quattro milioni di italiani rinunciano alle cure sanitarie per ragioni economiche o per le lunghe attese» e che «su 176 miliardi di euro di spesa sanitaria globale registrati nel 2023, le famiglie italiane hanno “contribuito”, oltre alla tassazione, per oltre 40 miliardi di euro».

«Vogliamo cercare di fare un’analisi a 360 gradi sul mondo della sanità», riprende Tiberti, «perché ci interessa? Perché noi vogliamo trovare il modo di trattare questo argomento per trovare la giusta complementarietà, tra quello che può essere il servizio sanitario pubblico e quello che è l’assistenza sanitaria integrativa».

Andrea Giuseppe Tiberti, presidente Smns “Cesare Pozzo”

Un confronto, aggiunge Tiberti, che «serve per cercare di trovare il modo per rilanciare un servizio pubblico al quale noi vogliamo dare il massimo del contributo affinché, in un futuro, ritorni a garantire ai cittadini l’universalità delle cure».

Tavola a più voci

A Roma, dopo i saluti di Francesca Danese, portavoce Forum del Terzo settore Lazio e Mauro Iengo, presidente Legacoop nella stessa regione, interverranno:  Giuseppe Ambrosio, ad di VITA, Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale Pd delega al Terzo Settore e all’associazionismo; Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe;  Stefano Castrignanò, direttore dell’Osservatorio Welfare Italiano; Antonio Chelli, presidente Fimiv, la federazione delle mutue sanitarie; Simone Gamberini, presidente nazionale Legacoop;  Giovanna Giannetti, dirigente Medico dell’Ufficio 2 dell’ex Direzione generale della programmazione sanitaria – Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche a favore del Servizio sanitario nazionale del ministero della Salute; Maria Chiara Giorgi, professoressa di storia contemporanea, Università Sapienza; Grazia Labate, ricercatrice senior in economia sanitaria presso Dipartimento di Economia, Università di York; Isabella Mastrobuono, commissario straordinario Policlinico Tor Vergata; Raffaela Milano, direttrice ricerche Save The Children; Roberto Speziale, coordinatore della Consulta Welfare del Forum nazionale del Terzo settore; Lorenzo Tuvo, ricercatore Master in “Welfare: Fondamenti teorici e Data Analysis”, Università di Torino, Vitaliano D’Angerio, de Il Sole 24 Ore e lo stesso Tiberti.

Una ricerca di Unito sugli assistiti
della “Cesare Pozzo”

Nell’occasione saranno presentati anche i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Torino, nell’ambito del Master WeDA – Welfare: Fondamenti teorici e Data Analysis, su ricoveri e prestazioni sanitarie degli assistiti della Mutua Cesare Pozzo nel 2022, con l’obiettivo di confrontare il quadro sanitario dei soci con i dati nazionali, evidenziando differenze o similitudini.

Nella foto di apertura, di Fabio Fiorani/Sintesi, una manifestazione a Roma per il diritto alla salute.

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