Welfare
Roma. Interpellanza Ulivo sui furti a Libera
I deputati dell'Ulivo, Mimmò Lucà in testa, hanno presentato un'interpellanza urgente al Governo sugli "strani furti" accaduti a Libera, associazione che combatte le mafie
I deputati dell’Ulivo hanno presentato un’interpellanza urgente sugli “strani furti” avvenuti nella sede di Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti. Eccola.
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00559
presentata da LUCIANO VIOLANTE martedì 26 novembre 2002 nella seduta n.229
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell’interno, per sapere – premesso che:
nel corso del fine settimana, ignoti si sono introdotti negli uffici della presidenza dell’Associazione Libera a Torino, e nella sede nazionale di Roma, asportando da armadi blindati una serie di documenti riservati relativi all’attività dell’associazione e del presidente o manomettendo i computer, o ancora intercettando la posta elettronica indirizzata ai suoi componenti o collaboratori impegnati nella lotta alla mafia;
don Ciotti, presidente dell’associazione Libera, nella denuncia dell’accaduto, ha specificato che, dato le misure di sicurezza adottate – compreso un sistema di allarme – gli ignoti hanno agito dimostrando di sapere dove e cosa cercare, dedicandosi esclusivamente al materiale riguardante la documentazione sulla confisca dei beni dei mafiosi;
questi gravi episodi, seguono le minacce subite, nella Locride, da alcuni giovani collaboratori dell’associazione per il loro impegno di analisi e denuncia delle attività mafiose, con particolare attenzione ai tentativi di infiltrazione e condizionamento delle attività economiche, tra cui si segnala il reclutamento di giovani lavoratori per la costituzione di cooperative finalizzate all’affidamento di aziende agricole già confiscate alle stesse cosche -:
quali siano, compatibilmente con la riservatezza delle indagini, gli elementi a conoscenza del Ministero circa la dinamica dei fatti, sommariamente sopra descritti, e quale sia la valutazione al riguardo;
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di garantire la sicurezza delle strutture e l’incolumità delle persone impegnate nella lotta alla mafia, aderenti e organizzate dall’associazione Libera, così come delle tante realtà che nel nostro paese operano, su base volontaristica, nell’azione di analisi, denuncia e contrasto della criminalità organizzata.
(2-00559) «Violante, Castagnetti, Boato, Maura Cossutta, Intini, Fassino, Agostini, Bersani, Bogi, Burlando, Calzolaio, Capitelli, Coluccini, Crisci, De Brasi, Diana, Filippeschi, Fluvi, Guerzoni, Kessler, Labate, Lucà, Lumia, Luongo, Mariotti, Marone, Maurandi, Montecchi, Raffaldini, Soda, Turco, Vianello, Albertini, Amici, Annunziata, Giovanni Bianchi, Bielli, Boccia, Bonito, Bressa, Bulgarelli, Caldarola, Camo, Carboni, Cardinale, Ciani, Cima, Detomas, Finocchiaro, Fistarol, Folena, Franceschini, Giachetti, Grillini, Grotto, Iannuzzi, Innocenti, Leoni, Loiero, Lucidi, Magnolfi, Mancini, Maran, Micheli, Milana, Minniti, Mosella, Mussi, Pappaterra, Pollastrini, Reduzzi, Nicola Rossi, Ruggieri, Ruzzante, Sabattini, Siniscalchi, Widmann, Merlo, Colasio».
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