Cultura

Roma : Incontro tra il Cardinale Martini e gli Iman

Oggi e domani presso la comunità di Sant’Egidio s’incontrano gli esponenti delle due religioni cristiana e islamica. Al centro della discussione il dialogo tra civiltà e il rifiuto della violenza

di Redazione

No allo scontro tra civiltà. In sintonia il sentimento di cristiani e mussulmani che da questa mattina partecipano al summit interreligioso organizzato in gran fretta dalla Comunità di Sant?Egidio, in considerazione delle tensioni internazioanli. Tra imponenti misure di sicurezza il cardinale Carlo Maria Martini ha incontrato e ascoltato la voce di esponenti religiosi islamici. Nel suo lungo discorso l?ulema egiziano Yusuf AlQaradawi ha pubblicamente affermato come da parte islamica vi sia un rifiuto del terrorismo. ”A nome mio e a nome di tutti gli Ulema dell’Islam – ha infatti detto – rifiutiamo il terrorismo il quale significa terrorizzare la gente tranquilla o uccidere ingiustamente degli innocenti: non certo difendere la propria casa per legittima difesa”. Ma allo stesso tempo, ha precisato l’ulema, ”rifiutiamo di lottare contro il terrorismo con altro terrorismo, mosso dalla stessa logica che attribuisce agli innocenti la colpa dei veri responsabili, che tratta l’oppresso come fosse lui l’oppressore e che condanna un intero popolo a causa di un crimine commesso da alcuni suoi individui”. L’ulema Al Qaradawi ha, quindi, affermato, parlando a nome dei musulmani, di credere nel dialogo tra religioni chiedendo all’occidente di ”liberarsi e la sua paura dell’Islam, di smettere di considerarlo come un pericolo imminente e di liberarsi dell’antico odio ereditato dalle guerre che esso stesso chiamava crociate”, ha poi detto che i mussalmani sono favorevoli ad un incontro ufficiale tra gli ulema dell’Islam e i prelati cristiani per cercare insieme delle soluzioni ai problemi contingenti che incidono sulle relazioni tra il mondo islamico e quello cristiano. ?Quest?incontro- ha detto Andrea Riccardi, direttore di Sant?Egidio – un’occasione per ribadire e mettere di nuovo in luce come all’interno delle religioni monoteistiche esista un precipuo legame tra fede e pace”.


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