Welfare

Roma, firmato protocollo tra garante detenuti e sindacati

Un passo verso il miglioramento dei servizi dei detenuti in carcere

di Carmen Morrone

Migliorare i servizi sanitari in carcere per arrivare a un sistema integrato > tra Asl e Servizi sanitari penitenziari, riconsiderare la condizione delle > donne recluse, eliminando in primis la permanenza dei bambini in carcere, monitorare le condizioni di lavoro dei lavoratori penitenziari. Sono questi i punti cardine del Protocollo d?Intesa firmato fra il Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti Angiolo Marroni Cisl, Cgil e Uil penitenziari del Lazio. Un analogo Protocollo è stato siglato, nelle scorse settimane, con il Sappe. > > «Al Garante dei Detenuti – hanno detto i rappresentanti sindacali che hanno firmato il Protocollo Rodolfo Valentinetti (Cgil), Luigi Alfieri (Cisl) e > Daniele Nicastrini (Uil) – ci unisce la consapevolezza che il carcere è un > ambito in cui si misurano il grado di civiltà delle istituzioni e la > possibilità di una vita e di scelte diverse per le persone. Sta al sistema > garantire ai detenuti di raccogliere le opportunità che vengono offerte per il loro reinserimento». > > Garante regionale dei detenuti e Sindacati si impegnano – per migliorare la quantità e la qualità dell?assistenza ai detenuti e il lavoro degli operatori – ad elaborare ?proposte formative funzionali e spendibili sul mercato del lavoro coinvolgendo gli enti di formazione disponibili?, a > ?monitorare l?edilizia carceraria per rendere gli ambienti di detenzione > rispettosi della dignità della persona?, a ?monitorare un piano di > miglioramento di tempi, pasti e dell?assistenza connesso all?esercizio della libertà di religione? e di ?fare in modo che venga applicata al meglio anche per i detenuti stranieri la norma relativa alla territorialità della pena?. > > Riguardo l?ambito sanitario, ?particolare attenzione dovrà essere data ai > detenuti malati di mente visto che il nuovo regolamento di esecuzione > prevede un?esplicita presa in carico degli stessi da parte dei servizi > territoriali competenti?. > > «Con questo Protocollo – ha detto il Garante Angiolo Marroni – vogliamo far sì che venga garantito il diritto alla sicurezza dei cittadini e il sostegno > alle vittime del crimine. Ma vogliamo, anche, che non si dimentichi il > principio cardine per il quale qualsiasi intervento deve poggiare > sull?insieme dei diritti che non possono né devono venir meno neanche nelle situazioni di restrizione come il carcere». > > > > > > >


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