Volontariato

Roma: esplode la fabbrica di armi di Colleferro

L'incidente alla Simmel Difesa è costato la vita a un dipendente e ne ha feriti 14

di Redazione

Duecento dipendenti e 80 mln di euro di fatturato, la Simmel Difesa, la fabbrica di Colleferro dove oggi si e’ verificata un’esplosione che ha causato un morto e 15 feriti, e’ stata fondata nel 1948 ed e’ l’unico produttore in Italia di munizionamento e spolette di medio e grosso calibro in particolare per cannoni navali. Concentra le proprie attivita’ nella progettazione, sviluppo, produzione e vendita di munizionamento convenzionale ed avanzato, spolette meccaniche ed elettroniche, propellenti, esplosivi, teste missilistiche, razzi e sistemi d’arma a razzo (Firos 30) alle Forze Armate Italiane e del mondo. La societa’ ha una clientela che comprende una ventina di marina ed una decina di eserciti divisi in parti grosso modo uguali tra Italia, Nato ed extra Nato.

Impiega circa 200 persone negli stabilimenti di Colleferro (Roma) e Anagni (Frosinone). Nel 1988 era entrata a far parte del gruppo Fiat, acquisendo poi le attivita’ di Borletti nelle spolette e quelle di Bpd negli esplosivi, ma nel 2000 era stata nuovamente ceduta. L’assetto piu’ recente vedeva la proprieta’ concentrata nella famiglia che esprimeva le cariche di presidente-amministratore delegato (Davide Maccagnani) e vice direttore generale (Stefano Maccagnani). Nel maggio scorso la famiglia Maccagnani ha ceduto al gruppo britannico Chemring l’intero pacchetto azionario di Simmel Difesa.


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