Volontariato

Roma: derby violento, un tifoso, tutto premeditato

"L' intervista di Totti era un specie di preavviso a qualcuno che doveva sapere''. Ne e' convinto Emanuel Pizziconi, tifoso romanista

di Redazione

”Secondo me era un cosa preorganizzata. Si sapeva che doveva succedere. L’ intervista di Totti era un specie di preavviso a qualcuno che doveva sapere”. Ne e’ convinto Emanuel Pizziconi, 18 anni, romanista, carpentiere di giorno e la notte buttafuori in un locale romano, che ieri e’ stato ferito allo stadio ed oggi si e’ dovuto far medicare all’ospedale San Giacomo di Roma. ”E’ inutile che dicono che noi tifosi – sostiene – abbiamo detto ai giocatori che se non smettevano la partita li uccidevamo, li abbiamo pero’ avvertiti che se non interrompevano la partita succedeva un casino in tutto lo stadio”. Il giovane e’ convinto che la vicenda sia stata preorganizzata, perche’ tutto e’ accaduto in pochi secondi. ”Gia’ prima dell’ inizio della partita – ha raccontato – erano accaduti scontri con i poliziotti. Poi quando sono entrato allo stadio ho notato che c’erano striscioni con scritto ‘Celerini assassini’, e ancora prima che fosse alzata la coreografia tutti parlottavano. Ero seduto in curva quando ho abbassato la testa per tirare fuori una sigaretta dal pacchetto e accenderla. In quel lasso di tempo, uno-due secondi, non c’era piu’ la coreografia. E’ chiaro che questa cosa si sapeva che doveva succedere”. ”A mio giudizio – ha aggiunto – hanno fatto bene i giocatori a fermare la partita. Secondo me tutto questo e’ successo per la storia dei debiti e anche per la vicenda scudetto. Totti ha fatto l’ intervista il giorno prima e il giorno dopo sono successi i macelli. Per forza che era organizzata. Non si puo’ interrompere un derby cosi’. L’ intervista di Totti era una specie di preavviso per qualcuno che doveva sapere. Tutti i miei amici hanno detto questa cosa. L’ intervista di Totti era un segnale ai tifosi per chiedere aiuto. Ma non solo Totti, ma anche Sensi nei giorni scorsi aveva chiesto l’aiuto dei tifosi. Anche se Sensi ‘c’ avra’ i buffi peggio de Parmalat”’. Il giovane ha preso una manganellata al collo per aiutare un coetaneo laziale. ”C’erano tre celerini – ha detto – che continuavano a dare calci a un pischello, in quel momento, anche se era laziale, ho pensato solo ad aiutarlo, perche’ e’ vero che sono romanista, ma sono soprattutto uno sportivo. Mi sono scaraventato contro i celerini, ho preso sulle spalle il ragazzo e i poliziotti mi hanno tirato anche dei fumogeni contro e alla fine colpito con una manganellata al collo”. Secondo il diciottenne il fatto che laziali e romanisti non si siano affrontati fisicamente tra loro ”anche questo dimostra che era una cosa preorganizzata. Altrimenti ci saremmo massacrati tra noi, e non solo contro la polizia”. ”Allo stadio c’e’ gente – conclude il romanista – che ci va solo per fare casino, questa gente a me non piace. Io vado allo stadio per vedere la partita. A questo punto non ci rimane che rimanere a casa”.


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