Mondo
Roma dedica una via ai volontari Piero e Lucille Corti
L'annuncio dato durante il convegno Una nuova Uganda è possibile
Il vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia ha annunciato che il Comune intitolerà una strada della capitale a Piero e Lucille Corti per lo straordinario valore del loro operato in Uganda.
I due medici volontari, lui italiano lei canadese, arrivarono in Uganda quarant’anni fa e con il loro lavoro portarono un piccolo ospedale missionario a diventare uno degli ospedali migliori di tutta l’Africa subsahariana. Il St. Mary’s Lacor Hospital di Gulu ora è interamente gestito da ugandesi, e sostenuto dall’Italia dalla Fondazione Corti, presieduta da Dominique Corti, la figlia di Piero e Lucille, entrambi scomparsi.
Venerdì scorso si è svolto in Campidoglio, a Roma, il convegno ?Una nuova Uganda è possibile? organizzato dalla Fondazione Piero e Lucille Corti onlus in collaborazione con il Comune di Roma, con l’obiettivo di far conoscere la situazione dell?Uganda e portare la testimonianza di una realtà, come il St.Mary?s Hospital di Lacor, l?ospedale sostenuto dalla Fondazione Piero e Lucille Corti onlus, che fa sperare in un futuro migliore per il Paese.
Al convegno è intervenuto il senatore Enrico Pianetta (Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione del Senato), che ha ricordato come in Uganda sia in corso una guerra dimenticata, che dura da ben 18 anni, che ha coinvolto un’intera generazione e i cui pesanti effetti traumatici si faranno sentire a lungo.
La dottoressa Silvia Declich dell?Istituto Superiore di Sanità ha fornito un ampio resoconto del valore e del livello di eccellenza raggiunto dal St.Mary?s Hospital di Lacor.
Enrica Michisanti ha portato il saluto della CEI sottolineando che la scelta di sostenere il Lacor Hospital è motivata dal ruolo che l?ospedale ha assunto nel Nord Uganda, dove, a causa della guerra civile, è diventato anche luogo di rifugio per migliaia di famiglie.
L?onorevole Alberto Michelini, rappresentante della Presidenza del Consiglio per l?Africa, ha reso noti gli obiettivi che i Paesi del G8 e in particolare l?Italia si sono prefissati nel loro piano d?azione per l?Africa.
Un ricordo e un?esperienza personale sono stati invece il contributo dell?ambasciatore canadese in Italia Robert Fowler, che ha conosciuto Lucille Teasdale Corti, canadese di nascita. Nel suo intervento ha voluto ricordare che in Canada Lucille Corti è eroe nazionale.
?Spero veramente che il Lacor Hospital riesca sempre a trovare gli aiuti necessari per continuare ad essere un esempio di partecipazione, impegno continuativo e speranza? ha detto Dominique, la figlia dei coniugi Corti.
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