Volontariato
Roma, aspiranti insegnanti di romeno in fila all’ambasciata
Da quest'anno a Roma, Padova e Torino corsi sperimentali di lingua e cultura romena nelle scuole
di Chiara Sirna
L’ultima prova d’esame l’hanno affrontata questa mattina. Ora attendono con ansia il responso. Erano in 43, davanti all’ambasciata romena della capitale: ex insegnanti, laureti o semplici aspiranti insegnanti selezionati dal ministero della Pubblica Istruzione di Bucarest hanno tentato l’ultima prova per essere ammessi a insegnare lingua, cultura e tradizione romeni nelle nostre scuole.
Sì, proprio così: il romeno entrerà nelle aule italiane. Per il momento i corsi partiranno in via sperimentale soltanto a Roma, Torino e Padova, le tre città in cui si concentra il maggior numero di romeni appunto e in cui le stesse comunità sono più organizzate.
Si tratta di corsi opzionali, destinati agli alunni immigrati di madrelingua romena, ma anche agli italiani che avessero voglia di partecipare e partiranno a seguito proprio dell’accordo di programma stilato tra i ministri italiano e romeno della pubblica istruzione, che si incaricherà di pagare i futuri insegnanti (25-30 euro l’ora).
La prima selezione degli aspiranti docenti si è svolta questa mattina a Roma, presso l’ambasciata romena. Il 5 settembre sarà la volta di Milano, presso il Consolato Gnerale di Romania: in quell’occasione si selezioneranno le persone che andranno a impartire lezioni a Torino e Padova.
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