Cultura

Roma, arriva la guida Michelin per i poveri

La Comunita' di S.Egidio, come ogni Natale, ha presentato il '' Dove mangiare dormire lavarsi'', la guida di sopravvivenza per i poveri a Roma.

di Redazione

La Comunita’ di S.Egidio, come ogni Natale, ha presentato il ” Dove mangiare dormire lavarsi”, la guida di sopravvivenza per i poveri a Roma. Stampata in 15.000 copie, 2.000 in piu’ rispetto alla precedente edizione, la guida contiene 815 indirizzi utili suddivisi in 31 sezioni e verra’ regalata il giorno di Natale ai 4.000 poveri che parteciperanno ai 30 pranzi organizzati dalla Comunita’ per il 25 dicembre in diversi punti della Capitale. Insiema alla guida, e’ stato presentato anche un dossier intitolato ”Poveri a Roma”, secondo cui i senza fissa dimora della citta’ sono 6.800. Di questi, solo 2.800 trovano un ricovero temporaneo nei dormitori o nelle strutture comunali, mentre gli altri vivono sulla strada, in baracche o in edifici occupati. Durante il 2003, spiega quindi in una nota la Comunita’, il 34% di coloro che hanno chiesto di avere un pacco alimentare, dei vestiti, o di farsi visitare dai medici che operano nei centri di S.Egidio, appartiene alla fascia degli ultrasessantacinquenni. Questo significa che ci sono tanti pensionati che non riescono a vivere in modo dignitoso con i soldi che prendono. A questa tragedia, sottolinea ancora S.Egidio, si affianca quella dei rifugiati. Infatti molti di coloro che si rivolgono alla Comunita’ di sono stranieri, soprattutto rumeni, afghani ed eritrei. E’ il segnale che le guerre irrisolte spingono molti profughi a scegliere l’Italia come paese cui chiedere asilo politico. Purtroppo i pochi che ce la fanno spesso finiscono per strada. Sono infatti oltre 700, secondo i dati raccolti, ” richiedenti asilo” che dormono per strada in attesa che venga loro riconosciuto lo status richiesto. ”I posti aperti dal Comune di Roma per l’emergenza freddo – ha concluso Marazziti – rappresentano un aspetto positivo, che ha contribuito a rendere meno pesante questa tragedia, che comunque aspetta ulteriori soluzioni”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA